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30 maggio 2021: XX Giornata del Sollievo

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Oggi è la Giornata del Sollievo, istituita per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale». Questo l’obiettivo della giornata nazionale del sollievo, istituita nel 2001 e che quest’anno si celebra il 30 maggio.

Il sollievo è l’allentarsi della morsa della sofferenza fisica, psichica, spirituale e sociale, anche quando si è ancora nel tunnel della malattia o al termine della vita.

Promotrice è la Fondazione Ghirotti, insieme al Ministero della Salute e alla Conferenza delle Regioni. La “Cultura del sollievo” è il cardine della giornata e della Legge 38/2010, una legge per gli esperti “innovativa, grazie alla quale per la prima volta viene garantito in Italia l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza”.

Tra i promotori della Giornata c’è la «Fondazione Gigi Ghirotti», un ente no profit, laico che, con la comunità cristiana condivide valori come la solidarietà e il prendersi cura di chi è malato. Gigi Ghirotti era un giornalista che nel 1972 si ammalò di una grave forma di tumore del sistema linfatico. Egli da malato dedicò gli ultimi due anni della sua esistenza a un impegno altamente civile: informare correttamente sui problemi sollevati da una malattia grave e promuovere una cura dal volto più umano. La “cultura del sollievo” è parte integrante della umanizzazione delle cure, essa riguarda tutti, non solo chi è malato. Lo esprime bene un passaggio di un recente documento magisteriale: «Il farsi carico dell’altro o il prendersi cura delle sofferenze altrui è un impegno che coinvolge non solo alcuni, ma abbraccia la responsabilità di tutti, di tutta la comunità cristiana. Ognuno, per la sua parte, è chiamato a essere “servo della consolazione” di fronte a qualsivoglia situazione umana di desolazione e sconforto» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Samaritanusbonus 10).

Un filo unisce, in questa giornata, le molte realtà impegnate nell’assistenza della persona inguaribile, anche attraverso le cure palliative: tra queste c’è la Fondazione Sanità e Ricerca, grazie alla quale nel 1998 è nato il primo hospice del Centro-Sud d’Italia, aperto per volontà e grazie al contributo economico della Fondazione Roma. Proprio la Fondazione Sanità e Ricerca, che ha a Roma un Centro di Cure Palliative (hospice, assistenza domiciliare, ambulatorio di terapia del dolore) e uno di Cure per la non autosufficienza (Assistenza Domiciliare Integrata, Servizi per le demenze, Servizi per la Sclerosi Laterale Amiotrofica), con un evento online, ha organizzato per la giornata la presentazione del “Piccolo dizionario della cura”, antologia di poesie e saggi per riflettere sul valore della cura, nel sollievo dalla sofferenza della persona inguaribile. Quarantadue parole diverse affidate ad altrettanti poeti italiani contemporanei, che le hanno interpretate ciascuno a suo modo. Il libro è arricchito da cinque saggi scritti da esperti dei diverse discipline (bioetica, diritto, filosofia, linguistica e sociologia, tra cui l’ex ministro della Salute Renato Balduzzi). Parteciperanno alla presentazione il Past president Sicp(Società Italiana Cure Palliative) Italo Penco, il curatore del libro Vincenzo Mascolo e alcuni degli autori, tra i quali Alessandro Fo, nipote del premio Nobel Dario Fo, professore di Letteratura latina all’Università di Siena e autore di libri di versi, che ha ‘regalato’ all’antologia la sua poesia inedita dal titolo “Sollievo”.

Promuoviamo dunque il sollievo, ma anche celebriamolo, perché, come diceva Gigi Ghirotti, il sollievo va celebrato. E proprio lui un bel mattino, in ospedale, sentendosi bene, volle celebrare il suo sollievo con un canto gregoriano, il Veni Creator Spiritus; proprio lo Spirito Santo che in un’antica preghiera è invocato come «Dolcissimo sollievo».

 

 

  
     
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