Il rogo scoppiato tra Marcianise e Frignano.
A bruciare una discarica abusiva contenete rifiuti di ogni genere, dalla plastica fino a lastre di pericolosissimo amianto.
Sul posto, allertati dagli automobilisti, si stanno muovendo i Vigili Del Fuoco.
Il Fumo nero ha invaso la carreggiata dell’asse mediano e sta rendendo pericolosa anche la circolazione delle auto.
Maurizio Patriciello sul profilo fb :”Cose da non credere. Roba da pazzi. Siamo in balia di vigliacchi, uomini senza scrupoli, piccoli e grandi delinquenti, strafottenti e criminali. Ma chi deve tutelare la povera gente? Chi viene pagato e osannato per governare il popolo? Possibile che solo giornalisti, gente comune, volontari vedono questi scempi orripilanti e vergognosi? Ma dove stanno le legittime autorità? Correte in aiuto a questo popolo maltrattato, umiliato, avvelenato. Uscite dai vostri uffici. Usate tutte le armi che il nostro Paese mette a vostra disposizione. Correte ad arrestare questi delinquenti. Correte a liberare le vittime di questo crimine. ”
Il presidente di caserta Kestè, Guerriero Ciro : Nel novembre 2018 è stata istituita una cabina di regia per prevenire questo odioso fenomeno dei rifiuti tossici, e ad oggi ognuno ha fatto il suo, tranne il ministro dell’Interno”. Salvini si sarebbe dovuto occupare del “presidio del territorio, il ministro dell’Ambiente non ha il potere sulle forze di polizia. Statisticamente – spiega – i roghi avvengono sempre alla stessa maniera. Si sa dove accendono i fuochi, a che ora, con quale modalità. Per prevenirli bisogna fare quindi degli appostamenti, e poi arrestarli e portarli in galera. Ma quelli non li posso certo fare io. È andata così – aggiunge – a Battipaglia, a Giugliano, a Caivano. E mentre c’erano questi roghi il ministro dell’Interno non se ne occupava”, era a Milano Marittima, “già, al mare – commenta -, o comunque non era dove serviva”.È un attacco a Salvini? “Per carità – risponde -, è un dato di fatto.
Di diversa opinione, invece, Vannia Gava della Lega. “Non si può schierare l’esercito a ogni rogo e invocare l’intervento del Ministro dell’Interno solo per coprire la gestione disastrosa che il Movimento Cinque Stelle continua ad avallare. Sergio Costa è Ministro dell’Ambiente proprio per i suoi presunti successi nel contrasto al fenomeno criminale della Terra dei Fuochi, e non perché eletto dal popolo, ma oggi vorrebbe farci credere che la colpa è del Ministro dell’Interno. Costa è ostaggio dell’ideologia a 5 stelle e dell’idealismo scellerato che il Movimento porta avanti sui rifiuti e sugli impianti, oggi chi invoca Salvini lo fa solo per nascondere il proprio fallimento”, ha commentato, rispondendo all’intervista del Ministro. Il problema, secondo la deputata, non è la gestione dell’emergenza, ma la “mancanza di una gestione industriale integrata dei rifiuti, unita ad un’enorme economia criminale e clandestina dura a morire: fin quando i 5 stelle negheranno la necessità di costruire impianti e termovalorizzatori il problema dei rifiuti rimarrà”. “La situazione sarà ancora più drammatica con la prossima chiusura del termovalorizzatore di Acerra – ha continuato Gava – La richiesta di ‘collaborazione’ che s’ indirizzava a Salvini è ancora più esilarante vista la totale mancanza di condivisione di scelte e strategie che spesso tenevano noi alleati di governo all’oscuro, quasi si fosse in preda di infantili gelosie da primi della classe. L’Italia non ha bisogno di primi della classe e appelli disperati, ma di soluzioni coraggiose e condivise per il bene dei cittadini”.
La Terra dei Fuochi deve essere al centro dell’agenda di tutte le istituzioni. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche: ognuno – a partire da chi ha la responsabilità politica di garantire l’ordine pubblico – faccia la sua parte perché la priorità è la salute dei cittadini. Esiste già una cabina di regia: è importante che continui a lavorare.
Anche sull’asse mediano Casoria-Arzano, uscita Casavatore. Una curva come le altre, ma piena di amianto.
Le auto che lo calpestano, le polveri che si sprigionano. Una scena al limite del vergognoso, senza colpevoli e chissà se riporterà dei danni fisici a qualcuno.
Perchè l’amianto, materiale utilizzato negli anni ’60 fino alla fine dello scorso millennio, preso come pezzo singolo non provoca danni.
Ma polveri contenute al suo interno si, e, fatto a pezzi, può causare tumori della pleura e il carcinoma polmonare. E di pezzi, sull’Asse mediano, ce ne sono fin troppi.
IL VIDEO DI MARILENA NATALE
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