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Coronavirus, silenzio spettrale al Luna Park di Caserta

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CASERTA – C’è tanta desolazione, qui, lungo il viale Carlo III a Caserta, dove ha sede il luna park della Canterini Group.

Giostre montate, ma non funzionanti, oramai da tempo. Si vedono solo i giostrai, alle prese con i normali lavori di manutenzione e pulizia, qualche cane che gironzola tra i mestieri e lo sguardo triste delle famiglie che vivono nelle roulotte.

Attendono che passi questo maledetto virus e si possa ritornare a lavorare, ma soprattutto a portare gioia e divertimento per grandi e piccini.
È stato di crisi per gli spettacoli viaggianti. Il blocco totale delle attività, ha compromesso il settore dedicato all’intrattenimento ed al divertimento.

I parchi sono chiusi, il personale mandato a casa, mentre i gestori degli spettacoli viaggianti, i giostrai, per intenderci, tengono fermi i propri mestieri in attesa di novità, di autorizzazioni, insomma, finalizzate alla ripresa del lavoro.

Notizie ufficiali non ve ne sono, al momento, ed il blocco che ha avuto corso subito dopo il carnevale, è proseguito anche per le festività Pasquali, ed ha dato un contracolpo, che dal punto di vista economico, ha messo letteralmente in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie.

E se per i circensi si è sviluppata una rete di solidarietà, i gestori dei Luna Park stanno vivendo uno dei periodi più catastrofici di tutti i tempi, e che non si registrava sin dal dopoguerra.
La nostra provincia ha situazioni veramente critiche, ed in particolare nella città di Caserta, dove lungo il viale Carlo III, dicevamo, sono ben visibili i carrozzoni dei mestieri, parcheggiati nell’area che ospita il luna park della famiglia Canterini.

Una trentina di attrazioni ferme, altrettanti i nuclei familiari senza lavoro. La preoccupazione è palese, ed il clima all’interno del parco dei divertimenti non è certamente dei più sereni. La preoccupazione è resa ancor più percettibile dal fatto che non ci sono prospettive di ristoro.

I Canterini, famiglia tra le più note del sud Italia, subito dopo i festeggiamenti carnevaleschi, come da cronoprogramma, inaugura il parco dei divertimenti nella città capoluogo, dove diventa punto di riferimento per l’intera provincia, non solo in occasione della Pasqua, ma addirittura fino alla vigilia dell’estate, quando le attrazioni vengono, poi, spostate nelle località balneari, ed in particolare in Calabria, fermo restando che, come da tradizione, il ferragosto sarà dedicato alla piazza di Avellino. I gestori delle giostre chiedono voce, ma soprattutto ascolto da parte delle istituzioni e delle autorità, onde scongiurare, con iniziative opportune, un vero e proprio disastro , che potrebbe portare sul lastrico intere famiglie e distruggere una tradizione, quella dei giostrai e quindi, nel nostro caso, dei Canterini, da sempre impegnati nel mondo dello spettacolo viaggiante e dei luna park in particolare.

  
     
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