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Guerriero: Le spese inutili del Policlinico

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CASERTA – Delle spese inutili sostenute da Con.Cor.Su. Scarl, per la realizzazione del Policlinico abbiamo diffusamente parlato ieri mattina rimandando ad oggi la questione più succulenta: quella del giro di soldi che ha arricchito Condotte e lasciato a piedi i creditori.

Il buco da 20 milioni di euro non riguarda, infatti, direttamente né la Regione Campania, né l’Università ma Concorsu (controllata da Condotte).

Ma il problema vero, come al solito, risiede nell’incapacità della Regione Campania di tenere ‘sotto controllo’ i flussi di danaro. Partiamo dal principio, con una domanda, e cerchiamo di essere semplici per facilitare i meno avvezzi alle questioni dei lavori pubblici.

Qual’è il giro di soldi di questo appalto? Il giro di soldi dell’appalto del Policlinico non prevede la trasmissione del denaro dalla Regione direttamente a Concorsu ma la ‘mediazione’ di Condotte. Con quale giustificazione la Regione ha mandato i soldi a Condotte in questi anni?

Con il meccanismo, tipico dei cantieri, del Sal, il certificato ‘Stato di avanzamento dei lavori’ che la ditta, in questo caso Concorsu, manda alla Regione come giustificativo delle spese sostenute.

In questi anni, dunque, al cantiere del Policlinico, sono stati fatturati un milione di euro di estintori dalla XFire di San Marco Evangelista.

Dal cantiere, con un ‘Sal’, la fattura è arrivata alla Regione. In questi passaggi, non a caso citiamo il credito della XFire, né il direttore dei lavori, né i funzionari della Regione si sono chiesti a cosa potessero servire un milione di euro di estintori nel 2017 a opera ancora da realizzarsi.

Di conseguenza, la regione ha pagato a Condotte e Condotte avrebbe dovuto girare i soldi a ConCorSu per saldare i fornitori. Se il primo passaggio si è concretizzato, perchè il secondo no? Misteri del Policlinico.

A conti fatti Condotte, che ha dichiarato un fallimento stellare da un miliardo e 800 milioni di euro, avrebbe riversato nelle casse di ConCorSu poco più di un terzo dei soldi giratigli dalla Regione. Da qui il buco da 20 milioni che riguarda Condotte ma che è soprattutto responsabilità di chi non ha controllato quale giro facessero i soldi.

A tal proposito sarebbe significativo e importante se il Governatore Vincenzo De Luca si facesse portatore di una sana battaglia di legalità e trasparenza, come solo lui, diciamo pure folkloristicamente, potrebbe fare, chiedendo a Condotte l’elenco dei bonifici fatti in questi anni a ConCorSu e tirando le somme su questa gestione di questa infrastruttura così fondamentale per il territorio regionale.

E per il futuro, come siamo organizzati? Male, anzi malissimo. Partiamo dal presupposto che un padre di famiglia, mediamente intelligente, per i lavori di ristrutturazione di casa sua non si affiderebbe mai ad una azienda in fallimento. In questo caso De Luca e l’Università hanno scelto di proseguire non solo con Condotte, e con la sua controllata Con.Cor.Su., ma hanno deciso anche di garantire i crediti dei fornitori.

Dal 13 gennaio quindi, i lavori riprenderanno. Se ricomincia anche l’allegra sagra dei ‘Sal’ ci ritroveremo nella spiacevole situazione di avere un Governatore ed un intero Ateneo di illustri accademici presi per i fondelli da Condotte e ConCorSu.

Se nessuno controllerà i Sal, i prossimi fornitori insoluti li pagherà l’Università, vale a dire la Regione, vale a dire tutti noi con le tasse. Con il simpatico risultato di aver pagato la stessa cosa, due volte, la prima a Condotte, che non gira i soldi a ConCorSu per saldare i fornitori e la seconda ai fornitori stessi già garantiti nella bozza dell’accordo di programma. “Ci troveremmo di fronte ad un capolavoro di buona amministrazione – commenta caustico il candidato sindaco di Caserta Kest’è, Ciro Guerriero – per non parlare della qualità del lavoro fatto dalle prime imprese che, senza controllo, hanno commesso errori incredibili”. Ma su questa questione parleranno molto più chiaramente le immagini che vi mostreremo domani.
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