CASERTA -Il comunicato con cui le forze di centrodestra commentano la seconda riunione della coalizione partitica e civica è chiaro. Al tavolo c’erano ufficialmente il coordinatore di Forza Italia Eugenio Russo delegato a rappresentare anche Giovanna Petrenga e Fratelli d’Italia, Nicoletta Barbato (Udc), Finizio Di Tommaso, della Lega, Ciro Guerriero (candidato sindaco di Caserta Kest’è), Riccardo Villa (Caserta in comune), Paolo Falco per RicominciamoCaserta, il consigliere comunale Marco Cicala per Città Futura accompagnato dai leader dei movimenti civici collegati Francesco Gorirossi (Rete Civica) e Antonio Rossi (Movimento Popolare), Adolfo Monticoli (Confederazione dei movimenti identitari), Salvo Dubbiosi e Giuliana Suppa (Caserta Nuova).
Manca solo una sigla ed un nome a questo comunicato, quello di Gianpiero Zinzi e della sua ‘Caserta nel Cuore’.
Cosa significa l’assenza dal tavolo della coalizione del principale azionista della stessa? In molti casi un’assenza può anche non rappresentare niente ma in questo caso specifico vuol dire tutto. L’assenza di Gianpiero Zinzi pone fine alla strategia dei selfie e dovrebbe sancire la definitiva rottura di vedute tra il consigliere regionale leghista e l’amico-nemico europarlamentare Valentino Grant.
Grant, in questo in asse con Giovanna Petrenga, sostiene il nome di Pietro Falco, il medico figlio dell’ex Sindaco Luigi.
Non a caso il nome del sindaco non è ancora uscito fuori, neanche al tavolo di ieri mattino dove si è discusso soprattutto di programmi e, in particolare delle misure a sostegno del commercio. Il dibattito ha riguardato i contenuti ma anche il metodo di raccolta e composizione delle proposte delle singole formazioni. Sul nome del candidato sindaco, tutti i civici sono stati d’accordo nello smentire la senatrice Giovanna Petrenga che, proprio in una intervista a Cronache, aveva detto che sarebbe toccato a Roma indicare il candidato. Tutta lana caprina visti gli orientamenti dei partiti.
Più interessante la ‘tirata d’orecchi’ ai leader di Caserta Nuova che oggi pomeriggio dovevano partecipare all’incontro di Caserta Decide. “Abbiamo chiesto loro di fare una scelta e lo stesso Dubbiosi ha chiarito l’appartenenza di Caserta Nuova al centrodestra sospendendo tutte le partecipazioni a tavoli e incontri con formazioni ideologicamente incompatibili con il nostro progetto di città” ha commentato Ciro Guerriero di Caserta Kest’è.
Proprio attorno al suo ‘status’ si è registrato il secondo ‘incidente’. La richiesta fatta a Guerriero, probabilmente in linea con gli orientamenti pro Falco, è quella di sospendere la campagna elettorale, proposta che, ovviamente boccia.
“Io sono felice di dare il mio contributo al tavolo programmatico del centrodestra. Ritengo sia importante, fin da ora, fissare un perimetro in vista del secondo turno. Io mi sono dichiarato – sostiene a Cronache il candidato di Caserta Kest’è e Caserta in Comune – disponibile a fare un passo indietro, la mia priorità resta l’interesse di Caserta ma, a causa delle mie note esperienze pregresse, non sono più intenzionato a firmare cambiali in bianco. Cinque anni fa ho sostenuto una alternativa a Marino mentre il mio candidato sindaco si andava ad accordare con il nemico. Oggi devo rendere conto ad un gruppo che mi vuole candidato sindaco e – conclude – non fermerò la campagna fino a che le cose, nel centrodestra, non saranno più chiare”.
Lascia un commento