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Per i bimbi 5-11 anni che si vaccinano l’ attestato di “supereroe”

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Ha inizio la vaccinazione anticovid dei bambini tra 5 e 11 anni, anticipata ieri dalla Regione Lazio.

Durante il primo Vaccine Day gli hub e i centri vaccinali si sono colorati di sale ricreazione all’interno delle quali i più piccoli hanno potuto incontrare clown e altri colleghi come Spiderman e Capitan America.

Le somministrazioni si svolgono in hub vaccinali dedicati, dove l’accoglienza dei bambini viene fatta in allegria, tra sorrisi e colori, canzoni e personaggi speciali.

In Liguria, ad esempio, è stato creato un personaggio ad hoc, ‘Capitan Vaccino’. Un Diploma o attestato di coraggio attende i piccoli vaccinati nel lazio e in altre regioni.

All’hub Mandela Forum di Firenze, per rassicurare i bambini, è stato creato un apposito ambiente e, oltre al simbolo della Pimpa, la cagnolina bianca con grandi palloni rossi nata dalla matita di Altan, ci sono anche palloncini, persone che intrattengono i più piccoli e anche i cani della pet therapy.

A Bari, in ospedale,m un gonfiabile gigante a forma di pupazzo di neve con il personaggio dei cartoon Olaf dà il benvenuto ai piccoli e alle loro famiglie. A intrattenere i piccoli pazienti durante l’attesa ci sono clown, supereroi e Babbo Natale.

L’Asl di Caserta invece ha rilasciato attestati “da supereroe” ai bambini che hanno ricevuto la dose di vaccino.

«Congratulazioni! Attestato conferito al supereroe __________ per essere stato vaccinato contro il Covid19 in data ________»: questo è il messaggio che si legge sui cartoncini.

Sono al momento 1.163 i minori di 12 anni che hanno ricevuto la prima dose di Pfizer.

Tedros (dg Oms):Niente vaccino ai bambini. E la terza dose per gli adulti sani non è così urgente.

Non sono parole di un’attivista no-vax ma di Tedros Adhanom Ghebreyes, direttore generale dell’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità. Un’uscita destinata a far discutere e riflettere nell’ormai inarrestabile scontro fra due vere e proprie fazioni.

“Non ha senso dare la dose booster ad adulti sani o vaccinare i bambini, quando nel mondo ci sono operatori sanitari, anziani e altri gruppi ad alto rischio che stanno ancora aspettando la loro prima dose di vaccino anti-Covid. L’eccezione, come abbiamo detto, sono gli individui immunocompromessi”, dice il dg dell’Oms, citato da ‘Il Tempo’.

E invece la realtà è che “ogni giorno si somministrano 6 volte più dosi booster a livello globale rispetto alle dosi primarie nei Paesi a basso reddito. Questo è uno scandalo che va fermato”. Oggi “i Paesi con la più alta copertura vaccinale continuano ad accumulare ancora più vaccini – ha spiegato Ghebreyesus durante il consueto aggiornamento sulla situazione Covid nel mondo – mentre i Paesi a basso reddito continuano ad aspettare. Abbiamo dimostrato che Covax”, l’iniziativa lanciata per garantire equo accesso alle iniezioni scudo, “funziona se ha i vaccini. Covax ha ora spedito quasi 500 milioni di vaccini in 144 Paesi e territori. E tutti i Paesi hanno iniziato a vaccinare tranne due: Eritrea e Corea del Nord”.

“La stragrande maggioranza dei Paesi è pronta a somministrare” vaccini il più possibile, “ma hanno bisogno delle dosi – ha aggiunto – Per raggiungere l’obiettivo dell’Oms di coprire il 40% della popolazione di ogni Paese entro fine anno, abbiamo bisogno di ulteriori 550 milioni di dosi”. Basta poco, l’equivalente di “circa 10 giorni di produzione”. I vaccini “da soli non porranno fine alla pandemia – ha ammonito Tedros – ma non possiamo porre fine alla pandemia a meno che non risolviamo la crisi globale dei vaccini”.

  
     
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