CASERTA – La questione è sempre la stessa: la zoonosi tiene banco perché non si trova un’alternativa agli abbattimenti. Eppure la Comunità Europea nel 2016 aveva emanato un regolamento, che gli stati membri avrebbero dovuto adottare entro aprile del 2021, che prevede la vaccinazione per la brucellosi e altre malattie come la tubercolosi. E ben 350 agricoltori hanno firmato un documento in cui si chiede di adottare le normative emanate dall’Unione Europea che, fra le altre cose, riconosce la bufala mediterranea animale da proteggere perché specie autoctona.
Presenti alla fiaccolata Gianpiero Zinzi, Massimo Grimaldi, Donato Aspromonte, Ciro Guerriero, tanta gente comune e finanche il sindaco anticamorra Renato Natale: «Ancora una volta sono al loro fianco per difendere il prodotto tipico delle nostre terre, il lavoro di centinaia di nostri imprenditori e lavoratori, la nostra stessa identità. Da mesi gli allevatori portano avanti una battaglia in difesa della bufala; siamo stati, siamo e saremo al loro fianco; la loro battaglia è la nostra battaglia, nuovamente domani mattina con i loro rappresentanti sarò in Prefettura per chiedere la convocazione del tavolo di confronto con le autorità regionali ».
Sono scesi in agitazione anche i contoterzisti ( che si ritengono fra i piu’ penalizzati dal piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline; un piano che “impedirebbe loro di operare dopo aver realizzato investimenti importanti costringendo le imprese allevatrici a dotarsi esse stesse di mezzi e personale in proprio”) al fianco degli allevatori bufalini del Casertano, riuniti nel Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, che da mesi protestano contro il piano regionale di cui chiedono il ritiro perche’ “perpetua il sistema di abbattimenti delle bufale campane, che negli ultimi dieci anni ha portato alla macellazione di 140mila bufale, delle quali solo l’1,4% e’ risultata effettivamente malata in seguito ad analisi post mortem”.
I contoterzisti, con i loro mezzi enormi, non verranno a Caserta, ma lo stanno facendo in questi minuti i trattori degli allevatori che stasera stanno“invadendo” il capoluogo di Terra di Lavoro con presidi in piazza Vanvitelli, davanti alla Prefettura, e in via Unita’ d’Italia, all’esterno della sede dell’Asl, una fiaccolata e un’assemblea pubblica finale. (VIDEO) Per il portavoce del coordinamento Gianni Fabbris, “quella dei contoterzisti e’ una spinta per tutti noi ancora piu’ forte in ragione dello sforzo che costa loro per partecipare. Non e’ solo nei 200.000 euro persi il valore del loro impegno ma, anche e soprattutto, nel fatto che recupereranno il lavoro perso di giorno lavorando nei campi questa notte pur di raccogliere il prodotto prima dell’arrivo previsto dei temporali di venerdi che potrebbero compromettere l’annata agraria per diverse aziende”.E’ arrivato dalla Regione Campania l’apertura ad un confronto ‘de visu’ che li vedrà al tavolo col presidente Vincenzo De Luca sabato. Un faccia a faccia atteso da oltre 230 giorni.
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