Continuano gli spettacolini riservati a pochi intimi a uso e consumo del direttore dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno Antonio Limone e dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo.
Giovedì mattina non è passata inosservata la grande mobilitazione di forze dell’ordine a presidio della sede della Regione Campania a Caserta, ospitata presso l’ex Ciapi di San Nicola la Strada.
Forze dell’ordine schierate a difesa delle autorità che si erano date appuntamento nel capoluogo di Terra di Lavoro per discutere della brucellosi bufalina e del piano di eradicazione. Tanta la mobilitazione che gli allevatori, avvertiti della situazione, avevano creduto che fosse arrivato in città il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
Inutile dire che l’arrivo eventuale di Lollobrigida ha fatto tremare i polsi al mondo degli allevatori bufalini che si attendono, dal nuovo governo, il commissariamento della sanità veterinaria campana.
La presenza di Antonio Limone e di Nicola Caputo, però, non lasciava prospettare nulla di buono.
Poi si è saputo che Lollobrigida non era in programma e che tutte le forze dell’ordine erano state schierate per difendere Limone e Caputo da chissà quale minaccia che sarebbe potuta arrivare dal Coordinamento Salviamo le Bufale che raccoglie associazioni e imprenditori.
Proprio il portavoce del coordinamento, Gianni Fabbris, non ha lesinato critiche e ironie alle solite modalità ‘carbonare’ con cui si affronta la questione brucellosi.
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