Era il 28 maggio 2002 quando Silvio Berlusconi, durante il suo secondo mandato da presidente del Consiglio, organizzò a Pratica di Mare, vicino Roma, un vertice con i 19 rappresentanti della Nato dove fu invitato anche Vladimir Putin. Durante l’incontro venne firmata la carta conosciuta come Dichiarazione di Roma, che aprì le porte della Nato anche alla Russia. Oggi a distanza di 20 anni, i leader di Forza Italia rivendica “con orgoglio di aver dato all’Italia un ruolo da protagonista nella politica estera, in pieno accordo con i nostri alleati dell’Occidente, portando nel 2002 allo stesso tavolo George Bush e Vladimir Putin, gli Stati Uniti e la Federazione russa, per firmare il trattato che pose fine a più di cinquant’anni di guerra fredda”, scrive su Facebook Berlusconi.

Quell’intesa inaugurò una nuova visione unitaria degli equilibri mondiali, che ha come obiettivo primario la lotta contro il nemico comune del terrorismo. E la Dichiarazione di Roma creò un Consiglio a venti (19+1) composto dai paesi Nato e dalla Russia. Quel 28 maggio di 20 anni fa è stato ricordato anche da Ciro Guerriero Presidente di Caserta kestè: “A Pratica di Mare si realizzò un sogno che oggi, con una nuova guerra nel cuore d’Europa e il ritorno a un’aspra contrapposizione tra Stati Uniti e Russia, appare un miraggio. Quel giorno i leader dell’Alleanza Atlantica adottarono formalmente la Dichiarazione di Roma, inaugurando il ‘Consiglio a venti’ che comprendeva anche la Russia. Subito dopo, con l’arrivo del presidente russo Vladimir Putin, cominciò il vertice allargato Nato-Russia. Indimenticabile la stretta di mano tra Berlusconi, che giocò un ruolo strategico, Putin e George W. Bush. I capi di Stato e di governo, allora, si impegnarono ‘a costruire insieme una pace duratura e inclusiva nell’area euro-atlantica sui principi della democrazia e della sicurezza cooperativa’ – ricorda il Presidente di Caserta kestè – Della ricerca di una ‘pace duratura’ come obiettivo prioritario del governo italiano ha parlato pochi giorni fa l’ex presidente Draghi. Lo spirito di Pratica di Mare è vivo. A quel sogno, al sogno inclusivo di Berlusconi per ricomporre una casa comune europea, nel solco della Conferenza di Helsinki, io ancora credo”, conclude Guerriero.
Nella prima foto copertina l’intesa con strette di mano, firmata il 28 maggio 2002 a Pratica di Mare, vicino Roma “che pose fine a più di cinquant’anni di guerra fredda”. Nella seconda la ‘manina’ di Joe Biden che accompagna al G7 di Hiroshima la premier italiana e mentre camminano fianco a fianco, si stringono le mani, finanche incrociando le dita….sembra che Biden le dica: ‘don’t do what i do, but do what i say…’ traduzione: non fare quello che faccio io, ma fai quello che dico io…
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