La situazione politica in provincia di Caserta sta vivendo una fase di notevoli cambiamenti, con la possibilità di Marcello De Rosa di candidarsi come presidente della Provincia ormai sfumata. Dopo le dimissioni di Giorgio Magliocca, la conferenza Stato-Città ha stabilito che le elezioni provinciali devono svolgersi entro 90 giorni, una tempistica che ha escluso De Rosa, attualmente consigliere comunale a Casapesenna, dalla corsa. Questo ha liberato il campo per una serie di nuovi candidati, tra cui diversi sindaci in carica, che ora possono contendersi il ruolo.
Tra i principali contendenti, nel campo progressista e nel Partito Democratico, spicca Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, già sostenuto da ampie forze politiche della sinistra. Accanto a lui, Enzo Guida, sindaco di Cesa, si trova ora in corsa dopo la rimozione del vincolo dei 18 mesi che gli impediva di candidarsi. Questo ha dato nuova vita alla possibilità di una sua candidatura.
Dall’altro lato, nel centrodestra, i nomi più discussi sono quelli di Angelo Di Costanzo (Forza Italia), Stefano Giaquinto (Lega) e Raffaele Ambrosca (sindaco di Cancello Arnone), che riflettono la tradizionale divisione tra i vari partiti della coalizione di destra. Non mancano, inoltre, i candidati di centrosinistra, tra cui Marianna Dell’Aprovitola (sindaca di Carinaro), Adolfo Villani (sindaco di Capua) e Stefano Lombardi (sindaco di Piana di Monte Verna), che potrebbero rappresentare la sfida al predominio del centrodestra.
La situazione appare particolarmente competitiva, con un ampio spettro di candidati che riflettono la divisione tra i due principali schieramenti, quello progressista e quello di centrodestra. Le prossime elezioni provinciali promettono di essere un banco di prova significativo per la politica casertana, con una varietà di nomi pronti a confrontarsi per la leadership della provincia.
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