Sconfitta per il centrosinistra: Il PD e il candidato Antonio Mirra, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, sono usciti sconfitti dalle elezioni provinciali. Pur trattandosi di una consultazione di secondo livello (cioè votano solo i consiglieri comunali), il risultato ha un forte significato politico.
Malcontento interno al PD: La base democratica è in fermento. Il malessere riguarda la gestione “calata dall’alto” della candidatura, imposta dalla segreteria nazionale con il commissariamento del partito locale per cercare di ricomporre le fratture.
Critiche alla segreteria di Elly Schlein: La linea definita “autoreferenziale” e distante dai territori viene ora contestata apertamente. Il commissariamento non ha prodotto coesione, e anzi rischia di aggravare la crisi in vista delle regionali.
Metodo contestato: Non solo il risultato elettorale è stato negativo, ma anche il metodo di selezione del candidato (percepito come imposto e non condiviso) è finito nel mirino.
Vincitori e rivalità interne: Si citano come vincitori simbolici Gennaro Oliviero (presidente del consiglio regionale) e Giovanni Zannini (presidente commissione ambiente), che hanno sostenuto candidati alternativi a Mirra (Palumbo e Colombiano). Questo lascia intendere divisioni profonde nel centrosinistra campano.
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