Dopo 32 anni di attività, chiude definitivamente i battenti Il Tiglio, ristorante simbolo di Casola e punto di riferimento per gli amanti della cucina tradizionale e del borgo. Una notizia che rattrista clienti affezionati e ristoratori, ma che solleva anche pesanti interrogativi sullo stato dell’amministrazione locale.
A motivare la chiusura è lo stesso titolare, Roberto Fusaro, che denuncia pubblicamente una situazione diventata insostenibile: da mesi il locale è penalizzato dal cantiere infinito per i lavori di riqualificazione di Piazza Chiesa, mai conclusi nonostante i fondi europei disponibili e un cronoprogramma che, sulla carta, prevedeva la fine dei lavori in appena tre mesi.
Invece, ruspe ferme, transenne e disagi hanno continuato a scoraggiare clienti e turisti, rendendo impossibile la sopravvivenza di un’attività storica. “Non ce l’abbiamo fatta, e non per colpa nostra”, ha detto amaramente Fusaro.
La vicenda si trasforma così anche in un caso politico: per molti, questa è l’ennesima prova del fallimento amministrativo della giunta di centrosinistra che ha governato Caserta negli ultimi anni, incapace — secondo i critici — di garantire una gestione efficiente dei fondi pubblici e di tutelare le realtà economiche del territorio.
La chiusura de Il Tiglio non è solo una perdita per la comunità locale: è il segnale di un disagio più ampio, che riguarda il rapporto tra amministrazione, imprese e cittadini. E ora, più che mai, servono risposte.
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