Basta mettersi nei panni di chi arriva da fuori e imbocca la zona del centro commerciale Maximall e le strade adiacenti. La prima reazione è sempre la stessa, a metà tra lo stupore e la nausea:
“Ma qua a Capodrise sono tutti sporcaccioni! Questa è una discarica a cielo aperto!”.
Altro che sviluppo, altro che vetrina commerciale: quello che dovrebbe essere il biglietto da visita del territorio è diventato un catalogo di degrado, tra rifiuti abbandonati, erbacce e incuria.
Un pessimo benvenuto per chi entra in città e una vergogna quotidiana per chi ci vive. Ma la colpa non è certo dei cittadini onesti che ogni giorno combattono con questo scenario: la vera responsabilità è della classe politica locale che ha ridotto Capodrise a un cumulo di macerie amministrative.
Un declino lungo anni, affondato definitivamente dall’ultima, tremenda esperienza di governo cittadino. L’eredità? Una città senza decoro, senza visione e, soprattutto, senza dignità.
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