A partire dal 1° settembre 2025, la dottoressa Maria Giuseppina D’Ambrosio assumerà ufficialmente l’incarico di segretaria generale del Comune di Caserta. La nomina, disposta con decreto della Commissione Straordinaria e ratificata dall’Albo nazionale dei Segretari comunali e provinciali, arriva dopo le verifiche di idoneità e compatibilità previste per legge.
La fine di una stagione
Con l’arrivo di D’Ambrosio si chiude la parentesi segnata da Salvatore Massi, segretario comunale dell’era Marino, che nelle scorse settimane ha presentato le proprie dimissioni. Dimissioni non spontanee, ma sostanzialmente “suggerite” dalla stessa Commissione insediata dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Negli anni dell’amministrazione sciolta, Massi ha incarnato una linea di forte vicinanza politica e gestionale alla maggioranza, rinunciando di fatto a quel ruolo terzo e indipendente che la legge attribuisce al segretario comunale. A rendere ancora più opaca quella stagione è stato il caso dell’assunzione della sua compagna presso la società K-City, affidataria del servizio parcheggi a strisce blu: un episodio che resta a testimonianza delle ambiguità di quel periodo.
Il profilo della nuova segretaria
La dottoressa D’Ambrosio arriva a Caserta con un curriculum articolato: oltre venticinque anni di esperienza nella pubblica amministrazione, incarichi da segretario generale in numerosi enti locali, tra cui realtà complesse e problematiche come Afragola, Marano e Casalnuovo. Attualmente è segretaria generale a Foggia, Comune di fascia A con oltre 150.000 abitanti, dove ricopre anche la responsabilità del personale e dell’Avvocatura Civica. Un profilo tecnico-amministrativo di alto livello, chiamato ora a misurarsi con una città reduce da scioglimento e commissariamento.
La vera sfida
La nomina di una nuova segretaria non è soltanto un atto formale. In un Comune segnato da due dissesti finanziari e da uno scioglimento per infiltrazioni criminali, la figura del segretario generale è decisiva: non un semplice burocrate, ma un garante della legalità amministrativa e un presidio dello Stato dentro al municipio.
Caserta non può permettersi l’ennesima stagione di silenzi e complicità. La città ha bisogno di una segreteria autonoma, rigorosa e coraggiosa, capace di porre limiti chiari e di ricordare che la legalità non è un optional.
Se la discontinuità sarà reale, lo diranno i fatti. Ma questa volta non ci sono margini per ulteriori ambiguità.
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