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Addio a Funny Land: puniti i bambini per un cavillo. Ordini dall’alto a Villa Maria Carolina

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CASERTA – Doveva essere un’occasione di gioia, spensieratezza e socialità per le famiglie casertane. Un piccolo miracolo di normalità tra giostre, spettacoli e sorrisi. E invece, è diventato l’ennesimo esempio di burocrazia cieca e di una macchina amministrativa che sa solo dire “COMANDI”. Il Comune di Caserta ha revocato l’autorizzazione al parco giochi “Funny Land”, costringendo alla chiusura uno degli eventi più attesi della primavera.

Una doccia fredda non solo per gli organizzatori, ma soprattutto per centinaia di famiglie che avevano già programmato il loro weekend con i più piccoli all’interno di Villa Maria Carolina, area comunale a due passi dalla Reggia, storicamente dedicata proprio a eventi culturali e di intrattenimento.

Chi ha deciso questa chiusura? L’ingegner Luigi Vitelli, dirigente comunale ancora saldo al suo posto nonostante tutto, ha firmato la revoca dopo un blitz della Polizia Locale, guidata dalla comandante Luciana Spissu Mele. Secondo i rilievi degli agenti, la società Show Live – organizzatrice dell’iniziativa – avrebbe occupato più spazio del previsto. In parole povere: qualche gazebo in più, una biglietteria posta all’esterno dei cancelli (come già accaduto in passato), e un’area ristoro aggiuntiva, con regolare mandato al suap i documenti per somministrare.

E per questo si chiude tutto?!?

In un territorio dove abusivismo, incuria e disservizi la fanno da padrone, qui si punisce chi – seppur con qualche irregolarità formale – ha riqualificato uno spazio pubblico, attratto famiglie e garantito manutenzione a carico proprio. Altro che danno erariale, questo è un danno sociale. I bambini piangono e i genitori si indignano, come già successo a Napoli con la chiusura di Edenlandia.

Invece di sanzionare con una multa e regolarizzare l’occupazione – come previsto anche dagli avvocati dell’imprenditore Domenico Brandi, che da giorni cerca soluzioni negli uffici di piazza Vanvitelli – il Comune sceglie la via più facile e vigliacca: revocare tutto e chiudere i cancelli, ordini dall’alto. (ma da chi???- lo scopriremo !!!!) 

Perché? Da chi è arrivata la pressione “dall’alto” che ha spinto Vitelli a firmare questo atto? Perché si decide con tanto zelo solo quando si tratta di colpire chi crea eventi, e mai quando si tratta di rimuovere degrado e rifiuti?

Siamo stanchi di un’amministrazione che preferisce l’arbitrio alla ragione, l’ostruzione alla mediazione, il sospetto alla collaborazione. Funny Land non era un problema, era una soluzione temporanea, una boccata d’aria per una città stanca, per famiglie che chiedono solo un posto sicuro e sereno dove portare i propri figli.

Revocare un evento per famiglie non è solo miope, è offensivo. E mentre in Comune si discute di “disciplinari d’uso” e “rendicontazioni”, fuori dai cancelli chiusi di Villa Maria Carolina ci sono bambini con il naso schiacciato sulle sbarre e genitori arrabbiati che si chiedono: ma chi ci governa occultamente?

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