Mattinata ad alta tensione nel rione Falcone di Caserta, dove intorno alle 5 due auto sono state incendiate e completamente distrutte dalle fiamme. I veicoli, una Fiat Panda e una Smart, risultano riconducibili alla famiglia Rondinone, già nota alle forze dell’ordine per precedenti legati al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti.
Secondo quanto emerso, la Smart era formalmente intestata a una giovane di Casapulla, B.A., attuale compagna di un esponente del nucleo familiare. L’incendio si è sviluppato rapidamente, generando fumo denso e fiamme visibili anche a distanza, che hanno svegliato i residenti e allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato il rogo e messo in sicurezza l’area. Entrambe le vetture sono andate distrutte.
Le indagini, coordinate dalle forze dell’ordine, si stanno concentrando su un possibile collegamento con dinamiche legate al traffico di droga e agli assetti criminali locali. Antonio Rondinone, uno dei tre fratelli coinvolti in passato in reati legati agli stupefacenti, è ritenuto vicino al clan Belforte di Marcianise. Di recente è tornato alla ribalta anche il fratello Gennaro, imputato nell’inchiesta sugli appalti pilotati al Comune di Caserta, un’indagine che ha portato allo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Carlo Marino.
Gli inquirenti non escludono alcuna pista, ma l’ipotesi più accreditata al momento è quella di un possibile avvertimento all’interno di una più ampia partita tra gruppi criminali per il controllo del territorio.
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