CASERTA – Notte di Ferragosto movimentata sul litorale di Baia Domizia, dove i soccorritori del 118 hanno prestato assistenza a decine di giovani, molti dei quali minorenni, in stato di forte ebbrezza. Fortunatamente, nessuno ha riportato conseguenze gravi, ma le immagini di ragazzi incapaci di reggersi in piedi o di prendersi cura di sé hanno riacceso il dibattito sulla prevenzione.
Il fenomeno non è nuovo: per molti adolescenti, l’eccesso alcolico nelle feste estive sembra un passaggio quasi “iniziatico”. Tuttavia, quando il divertimento sfocia in situazioni di emergenza, emerge con chiarezza la carenza di un’educazione mirata al consumo responsabile.
Non basta ripetere che “l’alcol fa male”: è necessario spiegare come bere in sicurezza, stabilire limiti, riconoscere i segnali di pericolo. Un approccio pedagogico, che non demonizzi ma guidi, potrebbe essere più efficace dei divieti assoluti, i quali spesso alimentano il fascino della trasgressione.
Resta aperta la questione dell’accesso facilitato ai superalcolici da parte dei minori, che sembra avvenire senza particolari ostacoli. Invece di puntare solo alla repressione, sarebbe opportuno instaurare un dialogo diretto e onesto con i giovani, illustrando rischi e vantaggi di un consumo moderato. Perché l’obiettivo, ricordano gli esperti, non è vietare, ma educare alla consapevolezza
Lascia un commento