BAIA DOMIZIA – “Grande partecipazione”, titolano gli organizzatori. Ed effettivamente, tra sindaci, amministratori, simpatizzanti e qualche curioso in cerca di aria condizionata gratis, la platea era sufficiente. Sul palco, a fare da star, il coordinatore regionale Gianpiero Zinzi, accolto come se fosse LIGABUE, solo che invece della chitarra porta i comunicati stampa già pronti.
Al centro del dibattito, manco a dirlo, le “emergenze reali del territorio”. Quelle che spuntano puntuali ogni volta che c’è un microfono acceso, ma che inspiegabilmente evaporano il giorno dopo, insieme ai buoni propositi.
Il vice coordinatore provinciale Fernando Brogna ha tuonato contro “la mortificazione del territorio” e l’aumento delle tariffe idriche. Giustissimo, se non fosse che a memoria di elettore medio la Lega negli ultimi anni ha governato ovunque: a Roma, in Regione, in provincia… insomma, chi ha avuto, ha avuto.
Poi l’attacco al “coordinatore Colombiano” (non è un nuovo cocktail estivo, è il presidente dell’EIC). Secondo Brogna, lui e i suoi “compagni di avventure” sarebbero responsabili di non avere contezza dei bisogni dei cittadini. Frase che, letta dopo tre decenni di clientelismi bipartisan, suona un po’ come Totò che fa la morale a Peppino.
Infine, il gran finale: “Aspettiamo le dimissioni di Colombiano!”. Applausi convinti, selfie di rito e promessa di “vicinanza alle famiglie”. Tradotto: ci rivediamo al prossimo aumento delle bollette, con un nuovo comunicato indignato.
Per ora, l’unica certezza è che, tra aumenti dell’acqua e mare inquinato, i cittadini di Caserta rischiano di restare davvero… con l’acqua alla gola.
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