A Capua si sentono già gli effetti collaterali delle elezioni regionali, e l’aria che tira a Palazzo lo conferma: più che una brezza politica, si tratta di un vero tornado. Il primo caso è quello dell’assessora all’Ecologia Rosaria Nocerino, autentica starlette della politica provinciale, salita in pochi anni su un ascensore che pareva diretto ai piani alti del potere. Un ascensore con nome e cognome: Giovanni Zannini, consigliere regionale uscente (e, con ogni probabilità, rientrante).
Da quando la Nocerino si è accasata nel gruppo dei Moderati, la sua carriera ha preso il volo: assessora con una delega pesante, professionista in ascesa, fino a diventare dirigente del Comune di Caserta — seppur in aspettativa, naturalmente a carico dei contribuenti casertani. Non sarà merito di Zannini, ma la fortuna ha avuto certamente il suo indirizzo.
Con questo curriculum scintillante, l’assessora avrebbe dovuto portare in processione l’immagine del suo “santo protettore” Giovanni Zannini, a mo’ di Madonna pellegrina, per fargli i voti alle Regionali. Invece no. Perché, come diceva Berlusconi, “la riconoscenza in politica non esiste”. Così Nocerino ha detto no al suo benefattore e sì al suo sindaco, Adolfo Villani, che per sostenere Camilla Sgambato (con Villano opzionale sulla scheda) si sta muovendo come un elefante in una cristalleria, facendo danni incalcolabili anche solo aprendo bocca.
La Nocerino ha ceduto al diktat del primo cittadino: o si vota Sgambato o si muore, cioè ci si dimette da assessora. E guai a toccare quei tremila e rotti euro mensili che la signora porta a casa senza neppure sollevare pietre in una miniera di rame subsahariana. E allora, al diavolo Zannini e viva Sgambato: la coerenza, si sa, è un lusso che pochi possono permettersi.
Ma la delicatezza con cui il “sindaco-elefante” Villani si muove nel suo Comune non si ferma qui. Sempre a Capua, il pressing elettorale del primo cittadino ha mandato in subbuglio la maggioranza. La prima a seguirlo con entusiasmo è stata la vicesindaca ,, da tempo troppo vicina al sindaco per i gusti — e la pazienza — dei colleghi di coalizione.
Il tandem Villani-Giacobone, quanto a sensibilità politica, si conferma una coppia d’assalto. Il risultato? I consiglieri Michele Casuccio e Concetta Gentile si sono dimessi dalle commissioni consiliari, e Loredana Gentile dovrebbe seguirli a ruota nelle prossime ore. Gentile e Affinito, inoltre, si preparano a lasciare il gruppo del Partito Democratico (ma non il partito), dove nel frattempo farà il suo ingresso il consigliere Di Maio, vicino proprio alla Giacobone.
Così, nel giro di poche settimane, il “team” Villani-Giacobone ha accumulato più cariche di un governo in miniatura: sindaco, vicesindaco e vicepresidente del consiglio comunale, un tridente che sta facendo traballare gli equilibri della maggioranza.
Capua si prepara alla tempesta. E questa volta, più che le elezioni regionali, a far tremare i lampioni del corso rischiano di essere i fulmini interni alla stessa amministrazione.















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