CASERTA – Il centro cittadino non è più un luogo dove poter trascorrere una serata per divertirsi. Solo chi ha assistito alla guerriglia di sabato notte può comprendere questa triste verità.
Sin dall’inizio della serata sono state varie le segnalazioni di risse che hanno coinvolto giovanissimi nel centro, tra Piazza Dante, via Vico, via Battisti, Corso Trieste, costringendo l’unica volante della Polizia a muoversi tra un intervento e l’altro. Ma la guerriglia urbana fermentava.
Infatti poco dopo le 23, vari gruppi contrapposti nella zona della movida casertana, hanno dato luogo a scene di violenza inaudita, in uno era presente il solito volto noto di Recale, nell’altro un altrettanto volto noto delle zone popolari del quartiere Acquaviva, hanno dato la scintilla per la solita rissa da futili motivi.
Lo scenario è stato da guerriglia: volavano bottiglie vuote, rami degli alberi, transenne e i vasi delle piante in Piazza Correra.
In tutto una trentina di giovanissimi hanno cominciato a prendersela tra di loro e con gli esercenti dei baretti che hanno tentato di calmare gli animi.
Il figlio di uno di questi si è beccato una ferita da taglio a un braccio. E’ a quel punto che le forze dell’ordine sono arrivate in zona, quando il gruppo di scalmanati si erano spostati su corso Trieste. E’ cambiato poco.
Gli agenti di polizia e i carabinieri erano inermi di fronte alla violenza inaudita che si stava consumando, e questo perché i primi a rischiare, senza alcuna tutela, sono proprio loro.
Quando sono intervenuti per bloccare i più scalmanati sono stati aggrediti. Sono stati denunciati il 16enne casertano che ha ferito il figlio dell’esercente di via Vico (portato in ospedale dove la ferita gli è stata suturata con 22 punti), e un compagno 24enne, anche lui di Caserta, finito ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale.
Come se non bastasse, intorno alle 2.45 si è presentato in via Vico un parente di uno dei protagonisti della guerriglia che ha minacciato il padre del ragazzo ferito. E via con altre mazzate e la minaccia di ritornare, a breve, con i rinforzi.
Il sindaco Carlo Marino ha contattato il prefetto Raffaele Ruberto e ottenuto per domani la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico.
A muso duro il candidato sindaco di Caserta Kest’è, Ciro Guerriero, che si trovava in strada durante le violenze. “E’ vergognosa l’assenza dello stato e l’incapacità di Prefetto e Questore di risolvere il problema. Una inefficienza del genere ce la possiamo aspettare dall’amministrazione, che di fronte agli ennesimi atti di violenza, continua a tacere, ma non dai rappresentanti dello stato. Serve una stretta sui supermarket e i locali che vendono alcolici ai minorenni ma anche telecamere per la sorveglianza, il daspo a vita per i violenti, quasi tutti noti alle forze dell’ordine e – conclude Guerriero – il presidio fisso delle forze dell’ordine”.
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“L’assenza di controllo su quei pochi esercenti che violano le regole è alla base del caos che ogni fine settimana si verifica nel centro città – dichiara Rosi Di Costanzo, presidente del comitato Vivibilità Cittadina – si favoriscono lassismo ed anarchia per non parlare di una amministrazione comunale, parlo di maggioranza e opposizione che è stata incapace, in questi anni, di fornire una visione e un progetto chiaro per la gestione della città”. “Occorre intervenire seriamente e in tempi brevi prima che ci scappi il morto” osserva da parte sua commentato il presidente provinciale di Confcommercio Lucio Sindaco
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