E Kest’è!!! A Caserta la mobilità sostenibile fa un altro passo avanti: bici sì, auto elettrica pure… ma insieme no. Succede in via Paolo Borsellino, dove la pista ciclabile incontra (anzi, viene attraversata) da una colonnina di ricarica elettrica. Il risultato? Cavi tesi come fili per stendere il bucato, pronti a trasformare ogni pedalata in una prova di equilibrio degna del Cirque du Soleil.
LA SCENA è questa: nei pressi della Caritas, la pista corre parallela alla colonnina. Finché l’auto non si attacca alla spina. A quel punto il cavo attraversa la ciclabile e il ciclista deve scegliere: frenare, saltare o cadere. Altro che green mobility: slalom urbano versione Far West.
I CITTADINI guardano e si chiedono: ma qualcuno ha mai fatto una prova pratica? «Da una parte il Comune ci invita a lasciare l’auto e salire in bici – sbotta un residente – dall’altra piazza colonnine come se le piste non esistessero». Una pianificazione da manuale: ognuno per conto suo, purché sia sostenibile.
E ORA IL QUESITO DEL GIORNO, quello che nessuno sembra voler affrontare: se un ciclista inciampa nel cavo e finisce a terra, chi risponde?
– L’automobilista che carica l’auto?
– Il gestore della colonnina?
– O il Comune, autore del capolavoro progettuale?
NEL FRATTEMPO, mentre si attendono risposte, la pista ciclabile resta lì: un’infrastruttura pensata per la sicurezza, trasformata in un potenziale trabocchetto. Buone intenzioni, certo. Ma anche buoni rischi, soprattutto se nessuno interviene.
I RESIDENTI chiedono una verifica urgente e una soluzione tecnica seria. Perché va bene la transizione ecologica, va bene la sostenibilità… ma possibilmente senza finire al pronto soccorso.














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