Il Consiglio di Stato si è recentemente pronunciato sul terreno di Lo Uttaro di Caserta, un’area precedentemente dichiarata contaminata e velenosa. Con la sentenza n. 1562, i giudici hanno accolto il ricorso presentato da Luigi e Marianna Fronzino.
La decisione si inserisce in un contesto più ampio, in cui il decreto emanato da tre ministeri ha precisato che il terreno in questione può essere utilizzato, ma a condizione che vengano rispettate le specifiche prescrizioni ambientali. Queste prescrizioni sono in linea con la Legge 136 del 2013, che impone la necessità di indagini tecniche per la mappatura dei terreni contaminati. Queste indagini possono avvalersi di strumenti di rilevamento appositamente sviluppati dalla Regione Campania, con l’obiettivo di garantire la sicurezza, in particolare per quanto riguarda l’uso agricolo del terreno.
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