Una serata di festa si è trasformata in un incubo per Alessandro, 15 anni, brutalmente aggredito da un gruppo di ragazzi più grandi all’interno dell’oratorio salesiano di via Roma, a Caserta. Il giovane si trovava lì per partecipare a una festa di fine attività estive, un momento che avrebbe dovuto essere di gioia e condivisione.
Invece, senza alcun motivo apparente, almeno cinque ragazzi lo hanno accerchiato e pestato con ferocia. Un’aggressione immotivata, gratuita, che ha lasciato il segno non solo sul volto del ragazzo – ora ricoverato nel reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” – ma anche sulla coscienza di una comunità intera, ancora scossa.
Alessandro ha riportato una doppia frattura alla mandibola e dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico. Le sue condizioni sono monitorate costantemente dai medici.
Un fatto gravissimo, che impone una riflessione seria sulla deriva violenta di certi gruppi giovanili, sulla solitudine dei ragazzi, sull’educazione al rispetto che troppo spesso manca. Servono risposte immediate, ma soprattutto una strategia a lungo termine: non possiamo permettere che la violenza diventi linguaggio quotidiano nei luoghi destinati a educare alla pace e all’incontro.
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