Il Coivd-19 si porta via un pezzo di storia del made in Italy e della moda italiana: Sergio Rossi, imprenditore e fondatore dell’omonima azienda di calzature, è morto a 85 anni. Era ricoverato da diversi giorni all’ospedale Bufalini di Cesena, positivo al coronavirus. Era nato nel 1935 e, ereditando l’arte dal padre calzolaio, aprì il primo stabilimento nel 1951. “Una grande perdita per la nostra comunità – ha detto Luciana Garbuglia, sindaco di San Mauro Pascoli, il suo borgo natale – che ci lascia dei valori importanti, un imprenditore che ha dato lavoro a tanti concittadini”.
Se le Marche e la bassa Romagna sono fiore all’occhiello del settore delle scarpe, il merito è di personaggi come Sergio Rossi. Di fatto uno dei padri del distretto calzaturiero del Rubicone. Negli anni ‘60 iniziò a creare le prime scarpe di lusso da donna, imparando l’arte del calzolaio dal padre. Molti degli altri imprenditori calzaturieri della zona, e non solo, iniziavano la loro avventura in quel periodo storico, Sergio Rossi è stato un pioniere del settore, iniziando a esportare in tutto il mondo le sue scarpe fino al 1999. In quell’anno ha ceduto il controllo della sua azienda a un gruppo grande come Gucci, conservandone il 30%. Fino al 2005. Periodo in cui ha iniziato a dedicarsi al mercato immobiliare, con meno fortuna, vista anche la crisi del 2008-2009.
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