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De Luca: «Natale e Capodanno non esistono».

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CASERTA – Dopo la paretesi sui fondi Ue, al centro del monologo deluchiano torna l’emergenza Covid. «Sento dire che le regioni vogliono provvedimenti meno rigorosi – insiste il presidente della giunta di Palazzo Santa Lucia – sia chiaro che la Campania chiede misure più rigorose. Siamo abituati a scambiare le posizioni di due o tre regioni del Nord come quelle di tutte le regioni. Non è così. Noi siamo contrari al rilassamento, all’apertura della mobilità, a cosa dobbiamo fare a Natale o Capodanno. Dobbiamo sapere che in queste due settimane ci giochiamo il futuro del nostro Paese. Dobbiamo evitare una ecatombe a gennaio, continuiamo ad avere 800 morti al giorno e riprendiamo la manfrina del periodo estivo. Soprattutto da parte di alcune regioni del Nord che stanno pagando il rilassamento dell’estate quando chiedevano di aprire tutto. Un solo esempio sulla linea di rigore che stiamo seguendo: oggi in Campania abbiamo 140 rioveri in terapia intensiva rispetto al doppio di molte regioni del Nord»

Ma l’apice è raggiunto dal governatore quando, con il suo proverbiale ghigno, precisa, naturalmente riferendosi ai rischi di contagio per rilassamento e assembramenti, che «Natale e Capodanno non esistono». Anzi «devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso – prosegue – altrimenti andiamo al disastro». E i dati che maggiormente preoccupano De Luca sono legati a Napoli e alla sua area metropolitana. «Qui registriamo ancora un migliaio di contagi al giorno – rileva il governatore – dobbiamo essere estremamente rigorosi e consapevoli di quanto facciamo. Per il campo rom di Giugliano, dove abbiamo predisposto la zona rossa, stiamo proseguendo nella nostra azione. Da soli. Dal Comune di Napoli non riusciamo ad avere neanche un bagno chimico».

Proprio in vista delle festività natalizie, il numero uno della Regione ribadisce le misure restrittive ulteriori messe in campo. «Abbiamo approvato una ordinanza per bloccare gli spostamenti tra Comuni, vietato l’arrivo nelle seconde case e potenziato i controlli nelle stazioni e negli aeroporti – conclude De Luca – dobbiamo affrontare questi momenti con grande senso di responsabilità». Infine De Luca mostra una pubblicità dell’Istituto Tumori di Milano, visibile su alcuni pullman di Napoli. «Devo registrare questo episodio vergognoso – s’indigna il governatore – una campagna pubblicitaria con la quale si invitano i nostri concittadini ad andare a Milano per le terapie tumorali. Una speculazione nei confronti dei malati. A Napoli abbiamo il principale istituto di cura dei tumori d’Italia, il Pascale. Un ospedale che è una eccellenza nazionale e mondiale. Non abbiamo bisogno di andare da nessuna parte d’Italia per curarci. Anzi sono gli altri che vengono da noi».

  
     
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