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DEGRADO ED INCURIA IN AREE VERDI, PARCHI CITTADINI, CIMITERO E GIARDINI STORICI

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La nostra è una risposta alle centinaia di richieste di cittadini e turisti della nostra città che denunciano lo stato di degrado ed incuria delle aree verdi, del cimitero,dei parchi cittadini e dei giardini storici di Caserta. Constatato che la voce dei nostri concittadini veniva ignorata, abbiamo deciso di sollevare la questione direttamente in Consiglio Comunale tramite dei consiglieri ed affrontarla lì con i diretti interessati con esempi concreti, tramite anche materiale fotografico.

Ad oggi le risorse per la cura del verde, le manutenzioni e la pulizia sono state drasticamente tagliate, in alcune aree i servizi sono stati addirittura sospesi.

Molti cittadini accusano l’amministrazione comunale di essere poco attenta al verde pubblico. Parchi e giardini e cimitero con erba alta, nello specifico quello denominato I giardinetti del Corso (Piazza a.Moro), che è diventato transitabile da auto, moto e autocarri e bivacco per i senza dimora. I residenti chiedono, infatti, più cura da parte dell’assessorato di competenza. “Io abito in questa via e il giardino non è mai ben curato – dice un cittadino -. Caserta sarebbe un bellissimo comune, ma purtroppo come manutenzione stradale o dei giardini e delle aiuole pecca tantissimo”.

Bruno De Martino (agronomo): ‘Potature inadeguate, manutenzione carente, una gestione del verde approssimativa ma anche specie non più adatte all’ambiente urbano. Gli alberi nelle nostre città soffrono, non solo il cemento e gli eventi climatici estremi, ma anche l’incuria di chi dovrebbe prendersi cura di questo patrimonio.

Insomma “esiste un problema storico di gestione del verde urbano che riguarda potature e manutenzione”, spiega l’agronomo De Martino, del movimento Indipendenza- caserta . Prendiamo ad esempio i pini solitari, “alberi molto alti che vengono potati in maniera non adeguata indebolendo il tronco tagliando i rami più bassi che lo tengono in equilibrio”. Il problema è che spesso nella gestione del verde si fanno appalti al massimo ribasso affidandola a gente incompetente”.

La stabilità degli alberi è poi minacciata dai lavori stradali. I pini, ad esempio, hanno la particolarità di avere radici molto superficiali che finiscono per essere tagliate durante i lavori stradali. (esempio quelli che costeggiano il MACRICO)

Eppure gli alberi rappresentano un patrimonio prezioso per l’ambiente, la salute e anche di contrasto al clima impazzito. Tra le città, Caserta è una delle città più verdi. La sua Reggia, il MACRICO e i suoi giardini sono dei veri e propri polmoni verdi. Curiosità: la vegetazione arborea casertana è alloctona mentre le specie autoctone non ci sono quasi più, rimpiazzate da alberi ‘importati’ per motivi paesaggistici o ambientali che non esistono più come le palme di viale Medaglie d’Oro. L’amministrazione Marino e il famigerato Rhyincophorus ferrugineus, comunemente conosciuto come «punteruolo rosso», terribile parassita divoratore di questa specie di vegetazione, l’avuta ancora una volta vinta.  Le palme della lunga aiuola spartitraffico che va dalla intersezione di viale Beneduce col viale che porta allo stadio «Pinto», alla metà degli anni Settanta la loro messa a dimora, di anno in anno sono cresciute ad altezza di alberi propriamente detti, di grande effetto ornamentaleavevano reso maestoso il viale di collegamento con l’impianto sportivo, il prato dell’aiuola di mezzeria spartitraffico arricchito di vegetazione adeguata a quella «reclusa» oltre il muraglione del Macrico che corre parallelo. Alcuni anni fa le palme venivano curate con agro farmaci, un trattamento di infusione nel sistema vascolare delle piante a mezzo di un tubicino, una fleboclisi a ogni effetto con i lacci che ancora si notano correre lungo i tronchi. Ma poi si è deciso di non dare i giusti farmaci per insufflazione con compressore, un trattamento che durava un paio di ore per tutte le piante….Kest’è !!

 

  
     
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