Marcianise -Ancora a fare i galli sulla munnezza, perche la magistratura ‘intalea’. ma una domanda sorge spontanea e la facciamo ai nostri affezzionat lettori: Ma secondo Voi in provincia di Caserta esiste un centrodestra strutturato politicamente? Ma daiiii: Forza Italia ce l’ha in mano Giorgio Magliocca che ci ha messo il suo alterego Peppe Guida attuale sindaco di Arienzo, arcinoto personaggio messo al vertice dell’Agis, cioè l’agenzia dell’amministrazione provinciale che gestisce importanti impianti sportivi quali la piscina olimpica di via Laviano e il ristrutturato palazzetto dello Sport di via Medaglie d’Oro, alimentato da una sorta di gemellaggio tra i due Comuni di cui sono sindaci, cioè Pignataro Maggiore e Arienzo, che scherzosamente abbiamo riunito in “Pignarienzo”, articolato su operazioni a dir poco dubbie, come quella che ha portato il fratello del presidente del consiglio comunale di Arienzo a capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Pignataro, peraltro attraverso la gestione a dir poco stravagante dell’articolo 110 del Tuel, e l’attuale vicesindaco di Pignataro, a vincere a mani basse, rispettando tutti i pronostici da noi fatti alla vigilia, il concorso (per modo di dire) bandito dal Comune di Arienzo, dove oggi il vicesindaco e fedelissimo di Giorgio Magliocca “ha preso il posto fisso” e coordina, così ci pare, il locale corpo dei Vigili Urbani.
Al simpatico Peppe, che da come si racconta, si sta quasi autoconvincendo di essere un tale esponente di spicco tanto da poter decidere le sorti della politica locale, ma c’è qualcuno che lo svegli dal suo bel sogno e lo riporti alla realtà e gli dica : Peppì scetati, sei solo un prestanome politico del presidente della Provincia.
Poi c’è lui …Salvatore Mastroianni, per noi cacofonico politicamente , perchè sei anni fa a S.Maria C.V. era in una lista di sinistra e nonostante ciò. ce lo ritroviamo nella veste di coordinatore o commissario provinciale della Lega Salvini, che imbriacamiento…
Successivamente il Mastroianni è entrato a far parte della famigerata prima commissione del consiglio comunale di S.Maria C.V.
Famigerata perché si tratta di uno strumento di decantazione delle possibili tensioni interne alla maggioranza.
In pratica, Antonio Mirra se non ha potuto dargli l’assessorato ti fa un pensierino, ti mette lì e tu, alla fine di ogni mese, con 25-26 sedute attestate ma produttive del nulla totale, porti a casa 1000 o anche 1100 euro che sono soldi da posto fisso e che Mastroianni ricordiamolo ha continuato a riscuotere anche quando Antonio Mirra è diventato un esponente del Pd, partito per il quale si è candidato a fine 2021 a presidente della provincia, e Mastroianni coordinatore provinciale della Lega…fin qui tutto chiaro?
E già, manco si trattasse del rapporto tra due anonimi gregari politici e non della relazione nuova tra il coordinatore provinciale di uno dei maggiori partiti del centrodestra e un sindaco di una città importante, che entrando nel Pd ne è diventato automaticamente uno dei leader, Mastroianni ha sempre affermato che una cosa era la sua posizione al Comune di S.Maria C.V, che magari considerava extraterritoriale rispetto all’Italia, altra cosa la sua posizione di leader formale della Lega.
Per cui ha intascato i suoi 1100 euro al mese fino alla scadenza della consiliatura.
Successivamente, rinverdendo i fasti della vecchia alleanza nazionale, si è avvicinato a Magliocca e per puro caso un mese fa è risultato tra i vincitori di uno dei concorsi banditi dalla Provincia. Posto fisso per lui, a farla breve
E qui riformuliamo la domanda ai nostri affezionati lettori: siccome noi siamo stufi di fare sempre i cattivi della situazione, ci dite voi, ci illuminate con una vostra valutazione relativa al grado di indipendenza che la Lega della provincia di Caserta deve avere nei confronti del presidente della Provincia? A nostro avviso, e lo capiamo pure, Mastroianni fa gli interessi di Magliocca e non della Lega. E si presta senza problemi ad avallare situazioni surreali, visto e considerato che della Lega fa parte anche Gianpiero Zinzi, il quale ha portato almeno un 3% di voti suoi al mulino di Salvini, in occasione delle ultime politiche, e su Marcianise qualche parola la può dire, in considerazione del fatto che suo padre lì è nato e lì ha cominciato a far politica. E secondo noi, Zinzi non potrà mai appoggiare Velardi e nemmeno Fratelli d’Italia.
Nel momento in cui un Mastroianni si siede ed avalla l’appoggio ad Antonello Velardi, non è certo stupido da non capire che quella è una manovra ostile e provocatoria, quanto tutto sommato inutile, considerati i rapporti di forza elettorali tra lui e Grant da un lato e Zinzi dall’altro.
Ma se ne fotte, perché l’unica cosa che deve mantenere è il posto fisso avuto alla Provincia.
Fin quando potrà, confondendo le acque con ipotetici patti elettorali tra Magliocca che lo sta promettendo a tutti e Grant, utilizzerà la Lega, screditandola ampiamente, (lo scrisse un tizio a Salvini che l’aveva vista lunga (link) per fare tutto quello che gli dice di fare il proprio datore di lavoro.
Ultimo della serie, Fratelli d’Italia, il cui commissario provinciale è Marco Cerreto, padrino di battesimo di un figliolo di Giorgio Magliocca, al quale è sempre stato legato a doppio filo.
Quando Domenico Moriello, il più velardiano tra i velardiani, è stato collocato in Fratelli d’Italia, si è capito subito dove volevano andare a parare.
Naturalmente soggetti come Clemente Golino, , che mette a disposizione sue proprietà per le riunioni di Fdi a Caserta, giocano un ruolo di avallo su questa operazione in quanto legati a Cerreto e con il nulla osta dell’altro deputato Gimmi Cangiano.
Domanda. Il fatto che Fratelli d’Itala sia diventato il primo partito della nazione e che oggi maneggi il potere a Roma e in diverse regioni, manda in soffitta il suo rigore morale, che lo ha portato a rendere obbligatorio il rilascio dei certificati del casellario giudiziale, ma soprattutto quello dei carichi pendenti e a volte finanche quello rilasciato dalle Procure ai sensi dell’articolo 335 del C.P.P. in modo da controllare se un aspirante candidato sa indagato e perché?
Perché se è così ce lo facciano sapere, visto che Antonello Velardi, come amiamo scrivere spessissimo, non è sotto processo per il reato di diffamazione a mezzo stampa, ma per quelli di falso e truffa, compiuti – secondo la Procura della Repubblica di S.Maria C.V. – nell’esercizio delle sue funzioni di sindaco.
Non sarà facile, per noi, chiedere un’intervista a Giorgia Meloni, visti i suoi impegni di premier.
Ma chi ci conosce sa che se c’incapiamo questa domanda, alla fine, gliela porremo, in quanto lei è sempre il presidente nazionale del partito…
E vediamo cosa ci risponderà….
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