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Ergastolo per l’omicidio del barbiere Luigi Izzo

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CASTEL VOLTURNO – Si è concluso con due condanne il processo a carico di Moniello Alessandro meccanico di 50 anni e suo figlio Roberto, 29 anni,
residenti a Baia Verde di Castel Volturno,  accusati dell’omicidio di Luigi Izzo, barbiere 38enne, ucciso con sei coltellate nella notte tra il 5 e il 6 novembre 2022 a Castel Volturno, nel vialetto di casa, davanti alla moglie.

“Ho visto mio marito morire davanti agli occhi – ha detto la vedova – e il suo assassino andare via con le mani sporche del suo sangue”.

‘Meritavi ogni cosa…perché eri e sei un uomo meraviglioso. Meritavi di veder crescere i nostri figli, meritavi l’amore di tutti, meritavi me, e meritavi noi 5 insieme. Io meritavo te…il nostro amore puro e immenso, un amore che poche persone provano…I nostri figli meritavano di avere un padre come te…Ma io ti porto dentro, nel cuore, nell’anima, nel sangue…tu sei negli occhi dei nostri bambini, nel sole, nella pioggia, nel vento…in ogni mio respiro per sempre…perché noi saremo sempre una cosa sola…oltre la vita, oltre la morte.

La corte ha inflitto la pena dell’ergastolo ad Alessandro Moniello, mentre Roberto Moniello è stato condannato a 24 anni di reclusione.

Secondo quanto accertato dai medici legali, Alessandro e Roberto Moniello hanno utilizzato due coltelli distinti per compiere il delitto: uno con una lama da 20 centimetri e doppio margine tagliente, l’altro con una lama monofilare a punta arrotondata.

Inizialmente, le indagini avevano attribuito quasi esclusivamente ad Alessandro Moniello la responsabilità dell’omicidio, mentre il figlio Roberto era stato indagato per concorso in quanto presente sul luogo del delitto. Tuttavia, ulteriori approfondimenti tecnici hanno dimostrato il pieno coinvolgimento anche di Roberto, portando entrambi a processo con la medesima accusa.

  
     
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