Atene e Sparta piangono, il Pd campano è sotto il letame e il centrodestra casertano non vuole essere da meno. Il panorama politico attuale verrà assestato lunedì dalla consacrazione dei risultati elettorali in Lombardia e Lazio. Il centrodestra vince facile dove si presenta unito. In Lombardia, lo spostamento di Letizia Moratti al centro non dovrebbe ostacolare la corsa alla riconferma di Luciano Fontana. In Lazio l’unità del centrodestra rischia di far finire Francesco Rocca alla guida della Regione.
Diffidate da chi vi dice che Rocca ‘non è buono’ per i questionati, e poco concreti, temi legati al narcotraffico. Ben più interessante sarebbe analizzare l’attività di Rocca come liquidatore dei beni della Croce Rossa trasformata, sotto il suo mandato, in una vera e propria società privata. Un trionfo della buona gestione che dovrebbe spingere la Meloni a fare gli scongiuri. Tra qualche anno rischia di dover pagare la candidatura di Rocca.
Con buona pace di tutti il centrodestra vincerà e Fratelli d’Italia conta di mettere nell’angolo Lega e Forza Italia. Saranno gli elettori a scegliere nelle urne ma questa è la prospettiva. Da lunedì cambieranno gli equilibri interni alla maggioranza di governo. Il che significa che le varie forze politiche dovranno ricalibrare le loro istanze politiche e di posizione. Tradotto Lega e Forza Italia potrebbero essere costrette a subire, nella fase delle amministrative di primavera, le volontà di Fratelli d’Italia.
A questo punto si può capire come mai il centrodestra, dal momento della caduta dell’amministrazione Velardi a Marcianise, non abbia mosso un passo concreto verso la scelta di un candidato sindaco e verso la costruzione di una coalizione unitaria. Lunedì, con i nuovi ordini di scuderia, si scriverà un altra storia. In questa settimana, però, il centrodestra casertano si è distinto per la mala gestio del caso Marcianise.
Qui la situazione è resa complicata da tre fattori. Il primo riguarda Forza Italia. Qui è stata confermata la rottura tra il gruppo ‘dirigente’ cittadino, guidato da Luciano Buonanno, e il coordinatore provinciale del partito Giuseppe Guida. Ora è necessario aprire una parentesi. Guida è una protesti del presidente della provincia Giorgio Magliocca. A dicembre Guida-Magliocca ha deciso che Buonanno non dovesse essere messo a capo del partito a Marcianise. Così Guida si è autonominato commissario cittadino.
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