Caserta – Summit mattutino nell’ufficio del Presidente della Provincia Giorgio Magliocca, per i vertici di Forza Italia.
Partiamo dalla coda, cioè dall’esito dell’incontro descritto dalle parole del coordinatore provinciale azzurro. “Il partito pensa a una Caserta che riesca a spogliarsi delle vesti di città provinciale – commenta a margine dell’incontro Magliocca – e che diventi protagonista dei processi nazionali. Ribadisco l’assoluta unità del centrodestra e attendiamo indicazioni da Roma per la candidatura a Sindaco.
Nel frattempo – chiarisce il presidente della Provincia – intorno ad Eugenio Russo si formerà un comitato elettorale formato da persone di altissimo profilo politico che lavorerà al programma mentre il partito comincerà ad aggregare la squadra di candidati al consiglio comunale”.
Fin qui gli esiti dell’incontro. A partecipare al summit forzista sono stati, oltre a Magliocca, il coordinatore cittadino Eugenio Russo, il consigliere comunale Roberto Desiderio, l’ex assessore (con Del Gaudio) Nello Spirito e l’ex assessore (con Marino) Mirella Corvino.
Il tavolo delle presenze, e delle assenze, permette di fare il punto. Nello Spirito ha un profilo ‘alto’ come amministratore e come persona per bene.
Difficile capire se il suo impegno sarà diretto, una sua candidatura nella lista di Forza Italia, o indiretto, il suo sostegno ad un candidato (il legame stretto, in questo momento, è personale con il Presidente della Provincia).
Mirella Corvino dovrebbe sostituire il coordinatore Eugenio Russo a stretto giro di posta (questo almeno l’impegno assunto con il deus ex machina Pasquale ).
I Corvino sostengono il candidato che gli Zinzi vorrebbero sindaco: il ‘sempre verde’ Giovanni Mancino (già vicesindaco con Luigi Falco e assessore provinciale con Domenico Zinzi) in virtù anche del supporto elettorale offerto a Gianpiero Zinzi alle ultime elezioni regionali.
Il solito nome tirato fuori all’occorrenza pur di rompere, quando Magliocca è stato chiarissimo: no alle auto candidature, il papabile sindaco del capoluogo è un affare ben più grosso, decide Roma. Alla ricerca del ruolo del commensale che ‘non c’azzecca’ niente al tavolo, si arriva al consigliere comunale Roberto Desiderio che, bontà sua, dopo aver espresso il suo parere sul partito nel 2016 (quando preferì candidarsi in una civica), si è fatto carico della croce di rappresentarne il simbolo in questo scorcio di consiliatura.
Desiderio, per quanto sentimentalmente attaccato al simbolo azzurro (e professionalmente al presidente Magliocca, che è il suo ‘capo’ in Provincia), è tra quelli che saranno inseriti, tra qualche settimana, nell’elenco degli ‘ex’.
A buon titolo sono già iscritti Pio Del Gaudio, che non essendo stato invitato, è completamente fuori dai giochi per la guida del centrodestra, e l’ex assessore Pasquale Napoletano che, pure invitato, ha disertato adducendo problemi di catarro.
Dando per scontata la buona fede, l’assenza fa il paio con i malumori espressi nei giorni scorsi dall’avvocato leuciano. Non si è discusso, infatti, del problema Marzo, unico eletto di Forza Italia, fresco acquisto del sindaco in carica Carlo Marino.
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