Lo scontro politico all’interno di Fratelli d’Italia si fa sempre più acceso, con dichiarazioni che non lasciano più spazio a dubbi sulla crescente divisione tra le varie anime del partito. L’ultimo episodio di questa frattura è emerso sabato scorso, al congresso di Noi Moderati che si è svolto al Novotel. Durante l’evento, le polemiche hanno toccato il punto culminante, alimentando la spaccatura tra Gimmi Cangiano, presidente provinciale del partito, e il consigliere regionale Alfonso Piscitelli, che si è apertamente schierato a favore di Angelo Di Costanzo come candidato alla presidenza della provincia, in opposizione alla linea ufficiale di Cangiano.
Piscitelli ha parlato chiaro, annunciando il suo supporto a Di Costanzo e sottolineando la necessità di un cambio di rotta per il centrodestra provinciale. Posizione condivisa dalla quasi totalità degli amministratori di Fratelli d’Italia, che non hanno apprezzato la condotta di Cangiano, che rischia di danneggiare il risultato del partito alle regionali d’autunno. Il presidente provinciale del partito, infatti, ha stretto una inspiegabile alleanza con il candidato dei “moderati”, Anacleto Colombiano, candidato del consigliere regionale Giovanni Zannini (in maggioranza in Regione con Vincenzo De Luca) alla presidenza. Questo ha creato un vero e proprio scontro interno, con i consiglieri comunali che vedono in Piscitelli una figura di riferimento più coerente con la linea nazionale del partito.
La frattura non riguarda solo la gestione della provincia, ma anche una visione più ampia della politica locale e nazionale. La scelta di Cangiano di abbandonare il centrodestra per allearsi con i moderati ha messo in difficoltà non solo la coalizione provinciale, ma anche l’unità di Fratelli d’Italia a livello regionale e nazionale. Questo dissidio rischia di indebolire il partito proprio alla vigilia delle elezioni regionali di autunno e delle politiche previste per l’anno successivo.
La situazione politica che si sta creando è tale che la questione non può più essere ignorata. È ormai evidente che l’unità di Fratelli d’Italia è in pericolo, e questa crisi potrebbe avere ripercussioni significative nelle prossime elezioni, con il rischio di compromettere la forza del partito, che al momento è il primo della coalizione di centrodestra, come rivendicato dal leader regionale Cirielli all’inaugurazione della sede del partito a Caserta.
Se il partito vuole mantenere questa posizione, la sua coesione interna diventa fondamentale, ma appare sempre più difficile garantire questa unità con figure come Cangiano che continuano a perseguire interessi personali, mettendo a rischio la stabilità del partito.
È ora che Giorgia Meloni affronti questa crisi in modo deciso, dando una risposta chiara a queste divisioni interne. Con la campagna per le regionali alle porte, il partito non può permettersi di rimanere diviso. La leadership di Fratelli d’Italia sarà messa alla prova, e la sua capacità di rimanere unito potrebbe determinare non solo il successo alle regionali, ma anche (vista la volatilità dell’elettorato italiano) la sua capacità di continuare a guidare la coalizione alle politiche dell’anno prossimo.
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