E’ ancora alta la tensione civico-politica attorno al grande tema dell’area denominata ex MaCRiCo (Magazzino Centrale Ricambi Mezzi Corazzati), area di circa 33 ettari al centro della città di Caserta, dismessa dalle Forze Armate Italiane e di proprietà dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero della Diocesi di Caserta e del Piano Urbanistico Comunale.
Il deposito in Comune, da parte dei tecnici, degli atti e documenti concernenti il Puc provoca l’allarme dell’ opposizione fuori dal comune “CasertaKest’è” che da decenni tiene d’occhio la questione Macrico affinchè, qualora sia restituita dalla curia ai casertani sia solo e per sempre utilizzata come area verde pubblica.
Il deposito degli ultimi atti non può portare ad una loro adozione in Giunta senza la giusta supervisione degli organi politici.
Segnaliamo ai lettori e alla cittadinanza tutta, che gli atti sono stati depositati ma non disponibili in formato digitale rendendo ancora piu’ difficile la loro consultazione da parte dei consiglieri comunali, fino all’adozione gli unici che potranno “prendere visione” dei documenti.
Una inefficienza strutturale gravissima che mal si accorda con gli obblighi di trasparenza e legalità previsti dalla Legge. Altrettanto grave la richiesta arrivata da gruppi imprenditoriali e associazioni alla Giunta per “favorire” una rapida approvazione del documento urbanistico.
Una vera e propria follia senza uno studio approfondito degli atti e una seria discussione sul Puc aperta a tutta la cittadinanza che ha il diritto e dovere, visti i costanti fallimenti delle amministrazioni comunali, di controllare la volontà dei decisori istituzionali.
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