IL CANDIDATO SINDACO: ” Così non si costruisce una città, così la si abbandona.”
«Il Sole 24 Ore ci ha sbattuto in faccia una verità amara. Caserta è al 99° posto in Italia per qualità della vita degli anziani e dei bambini. Una vergogna. Una città che non si prende cura di chi ha costruito il passato e di chi rappresenta il futuro è una città che ha smarrito il senso di comunità.
Ditemi voi: come possiamo tollerare che solo lo 0,3% degli anziani riceva supporto dai servizi sociali? Che il 30% viva da solo, nell’indifferenza generale? Come possiamo accettare che un solo bambino su cento usufruisca dei servizi per l’infanzia? È disumano.
E allora basta parole, basta promesse. Questo è il punto da cui partire: i diritti fondamentali delle persone. L’infanzia, la vecchiaia, i giovani non sono statistiche: sono la misura della civiltà di una città.
Io mi impegno fin da ora: se sarò sindaco, nessun anziano sarà lasciato solo, nessun bambino sarà lasciato indietro, nessun giovane sarà costretto ad andarsene. Servizi, spazi, dignità: è da lì che si riparte.
Non è vero che non ci sono le risorse. Ci sono, ma vanno tolte agli sprechi e restituite a chi ha bisogno. Basta progetti inutili. Basta palazzi senz’anima. Servono case sociali, orti urbani, asili comunali, centri di ascolto, sportelli psicologici, cultura, sport, vicinanza umana.
Io non sono candidato per raccontare una favola. Sono candidato per combattere una battaglia. Una battaglia contro l’abbandono, contro l’inerzia, contro l’indifferenza. E lo dico chiaramente: chi ha ridotto Caserta in queste condizioni dovrà rispondere politicamente di ogni singolo numero di quella classifica.
Il tempo delle giustificazioni è finito. Ora è il tempo del coraggio, del voto utile.
Caserta deve scegliere se continuare a ignorare i più deboli o diventare finalmente una città giusta.
Io so da che parte sto.»
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