CASERTA – “Tutti possiamo fare qualcosa per contrastare la criminalità organizzata e il malaffare. A Caserta, se si sa che un locale è riconducibile a un prestanome della camorra, non bisogna andarci. È semplice: scegliete chi è perbene. E poi ricordate: anche fumando una canna si può contribuire a finanziare la camorra. Diciamo tutti di essere contro, ma poi, nei fatti, la alimentiamo”.
Parole nette, quelle pronunciate da sempre dal candidato sindaco Ciro Guerriero, condividendo a pieno le parole del procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, che ha presenziato ieri pomeriggio all’Archivio di Stato di Caserta e, accolto con grande interesse dagli studenti.
Una giornata di confronto e consapevolezza, ospitata in un luogo simbolico come l’Archivio di Stato, che – nelle parole della direttrice Fortunata Manzi – “vuole essere sempre di più una porta aperta sulla città, un presidio di cultura e legalità”. Manzi ha anche rivolto un invito ai giovani casertani: “Venite qui non solo per studiare o leggere. Se avete una chitarra e volete provare, fatelo. Questa è casa vostra. Noi siamo lo Stato e siamo un presidio”.
Un messaggio di legalità e partecipazione, dunque, che unisce istituzioni, magistratura e cittadinanza attiva. Un invito a scegliere da che parte stare, ogni giorno, con gesti concreti.
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