Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

Ultimi articoli

, ,

Guerriero: Meloni ha ragione sul Manifesto di Ventotene

Avatar Redazione
Home > Cronaca > Guerriero: Meloni ha ragione sul Manifesto di Ventotene

Manifesto di Ventotene, cos’è e quali sono le frasi citate da Meloni: «La democrazia un peso morto», «la proprietà privata va limitata»

Il testo che riportiamo sembra essere un’analisi critica del Manifesto di Ventotene e delle sue implicazioni politiche, specialmente riguardo al concetto di Europa e alla sua governance. La discussione, che ruota attorno alle affermazioni di Ciro Guerriero, tocca diversi punti chiave:

  1. La natura del Manifesto di Ventotene: Secondo Guerriero, il manifesto non celebra semplicemente l’Europa, ma esprime una visione di essa come un “superstato” governato da una “dittatura rivoluzionaria”. In sostanza, si tratterebbe di un progetto di costruzione di un’Europa che non rispettasse la sovranità degli Stati nazionali, ma li abolisse, imponendo un governo di élite o “oligarchia rivoluzionaria” che, secondo la lettura di Guerriero, sarebbe stata intollerante verso la democrazia e il voto popolare.

  2. Critiche all’idea del governo dei migliori: Guerriero esprime anche una critica al concetto di “governo dei migliori” che sarebbe al centro di questa visione. Un governo di “filosofi” o “ottimati” che, ritenendo il popolo immaturo, si ritiene autorizzato a educare la popolazione alla ragione. Questo approccio viene descritto come antidemocratico, in contrasto con la visione pluralista e democratica che, secondo Guerriero, è invece costitutiva dell’Europa.

  3. Il ruolo della proprietà privata: Un altro aspetto criticato riguarda la posizione del manifesto sulla proprietà privata. Nonostante si esprima un rifiuto della statalizzazione comunista, si suggerisce che gli “ottimati” debbano stabilire le modalità e i limiti della proprietà privata, influenzando le scelte dei capitalisti.

  4. Antifascismo illiberale: Un altro tema che emerge è l’interpretazione dell’antifascismo di Spinelli e Rossi come illiberale. Si fa riferimento alla convinzione che parte della Resistenza, in particolare quella legata al comunismo, non si fosse opposta solo al fascismo, ma avesse anche una visione antagonista verso il capitalismo. Guerriero sottolinea la difficoltà di collocare Spinelli in un contesto chiaro, dato il suo essere un “giacobino azionista”, una corrente politica che non ha avuto un ruolo predominante nella costruzione della democrazia italiana.

  5. L’Europa di oggi e Ventotene: Infine, si solleva il punto che, nonostante la storicità di Ventotene, molti politici contemporanei in Europa, anche tra quelli di sinistra, non vedono in Spinelli e Rossi la guida per la costruzione dell’Europa attuale. La visione di un’Europa di tipo giacobino e rivoluzionario sembra essere lontana dalla realtà politica europea moderna, dove gli obiettivi sono spesso più moderati e si cerca un’Europa di sinistra ma non in chiave radicale.

In sintesi, l’articolo offre una visione critica e provocatoria del Manifesto di Ventotene, mettendo in discussione la sua attualità e la sua coerenza con le idee di democrazia e pluralismo che caratterizzano l’Unione Europea odierna.

  
     
Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie