CASERTA – Il secondo lockdown, imposto dal Governatore De Luca, da ieri sta preoccupando, e non poco, commercianti, ristoratori e tutti i liberi professionisti i quali, potendo contare solo sul loro lavoro per continuare a vivere e portare avanti le loro famiglie, rischiano il collasso economico.
Ecco perché non ci stanno e da ieri, sui social, è un continuo tam-tam ad organizzare manifestazioni affinché si scongiuri la seconda chiusura.
Anche a Caserta, dopo un’accenno timido autogestito in piazza Margherita, questa mattina nuovamente un gruppo di commercianti si è portato in piazza Vanvitelli sotto ai porticati della sede del Comune di Caserta, manifestando in modo ordinato e pacifico, con tanto di mascherina e distanziamento sociale.
“Possiamo anche star chiusi, ma chi ci assicura un minimo per il sostentamento di ogni nucleo familiare… cosa succede alle partite iva che si ammalano di covid? Dobbiamo tirare giù la serranda fino a quando non si avrà un tampone negativo e questo può voler dire 15 giorni, un mese, 3 mesi di stop. E chi lo aiuta economicamente? Le partite iva possono morire che nessuno le aiuta. Noi siamo qui a chiedere un indennizzo per le partite iva malate di covid che possono testimoniare di aver avuto un tampone positivo” così una commerciante durante la protesta.
Poi aggiunge: “A Natale, se si farà il lockdown sarà la fine della categoria, che quest’anno non ha incassato nulla ed è sotto gli occhi di tutti, pure del governatore. Fateci lavorare”.
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