Sono passati tre giorni dalla vittoria di Elly Schlein e il Governatore della Campania Vincenzo De Luca non ha ancora ritrovato la parola. Non può anche se, chi ha avuto modo di entrare in contatto con lui, garantisce che ne potrebbe dire di cose. L’esito delle primarie è stato il più sfavorevole possibile ai desiderata di De Luca.
De Luca vuole, fortissimamente, la terza candidatura alla presidenza della Regione. Inutile recriminare su quello che sarebbe successo se si fosse affermato Stefano Bonaccini. I cocci sono a terra. Il Pd napoletano, come prevedibile, ha approfittato del voto per pugnalare l’aspirante Cesare alla schiena.
Al voto contro per far male a De Luca si è aggiunto il voto pro Schlein che è arrivato, in maniera massiccia, dalla galassia pentastellata e anche da qualche esponente del centrodestra ansioso di riportare le lancette della storia ad almeno 20 anni fa. Elly Schlein segretaria del Pd uccide le ambizioni di Giuseppe Conte e relega i 5 Stelle alla subalternità elettorale ai democratici. Il mondo politico torna a dividersi, in maniera netta e feroce, tra destra e sinistra con poche possibilità di terzi fronti ‘significativi.
De Luca fai spazio, questa la sintesi della battaglia congressuale invernale. A differenza di Letizia Moratti non si può dare la colpa al generale Inverno ma De Luca, sempre per marcare la differenza con la centrista trombata in Lombardia alle regionali di febbraio, ha la possibilità di costruirsi una alternativa.
Nelle ultime ore De Luca ne sta discutendo con i fedelissimi. Silurato anche da Michele Emiliano, che strapperà il posto di capolista alle Europee a Pina Picierno, De Luca deve pensare a cosa fare. I numeri per cambiare la legge elettorale ci sono anche senza i voti del Pd. A supportare la proposta sarà certamente il centrodestra. Quale occasione migliore per far perdere Fico e il Pd di Schlein nella strategica Campania se non consentire a De Luca di candidarsi per la terza volta contro il Pd?
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