S. MARIA A VICO – Ha lasciato il carcere, con destinazione arresti domiciliari, Pasquale Crisci, ex vice presidente della Provincia di Caserta, arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia su un traffico illecito di loculi e cappelle nel cimitero di Santa Maria a Vico. Per l’accusa l’uomo avrebbe fornito informazioni sulle concessioni a Domenico Nuzzo e Carmine Liparulo, ritenuti esponenti del clan camorristico Massaro e anche loro finiti in manette.
Crisci, accusato di corruzione con l’aggravante mafiosa, era stato arrestato lo scorso 12 gennaio dalle Fiamme Gialle di Marcianise insieme ad altre 5 persone, al termine di indagini svolte dal reparto territoriale della Guardia di Finanza su delega della Dda di Napoli. Fino a quel giorno era consigliere del Comune del Casertano, di cui era stato anche vicesindaco; i fatti contestati risalgono a quando il politico ricopriva la carica di vicesindaco. Dopo l’esecuzione della misura cautelare il politico ha rassegnato le dimissioni dalla carica di vice presidente della Provincia. Inizialmente trasportato in carcere, l’indagato è stato poi trasferito ai domiciliari su disposizione del Tribunale del Riesame di Napoli.
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