E’ stata trovata l’arma del delitto utilizzata per uccidere Luigi Izzo a Castel Volturno: si tratta di un coltello recuperato dai carabinieri della stazione di Castel Volturno, grazie al decespugliatore fornito dal Comune della città castellana. Da alcune indiscrezioni l’indagato Alessandro Moniello, 52 anni, avrebbe fornito ai militari – lunedì scorso – l’indicazione della zona dove aveva gettato il coltello da cucina, con lama di 19 centimetri. Si tratta di un coltello utilizzato, di solito, per tagliare la carne. La misura dell’arma (compreso il manico) è di 30 centimetri e ora si trova nelle mani della scientifica.
L’arma era stata gettata in una zona con vegetazione folta, a margine della strada che conduce al cimitero della città del mare. A meno di una settimana dall’omicidio di Luigi – ammazzato davanti alla sua abitazione in rione Scatozza la notte fra sabato e domenica – gli inquirenti sono giunti a una svolta: il cerchio si è chiuso con il ritrovamento di oggi.
Il movente risiederebbe in una ripicca nei confronti del fratello della vittima, Orlando, che nella notte di sabato aveva discusso con Roberto all’esterno di un bar in via Roma. L’accesa discussione si è tramutata in spintoni, pugni e gli occhiali rotti a Roberto. Mentre Orlando e Roberto discutevano è sopraggiunta la vittima che ha cercato di riportare la calma, trascinando via il fratello. Un’offesa che però doveva essere ripagata. Roberto avvisa il padre della lite con Orlando e da lì il desiderio di vendetta di Alessandro.
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