Picchiato Paolo Santonastaso, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia
CASERTA – Una lite per un parcheggio negato, un tavolino piazzato dove non dovrebbe stare, uno scooter parcheggiato come barriera: e Caserta si ritrova, ancora una volta, a fare i conti con la giungla urbana in cui il più forte detta legge, che sia con l’arroganza o con i pugni.
L’episodio che ha visto vittima Paolo Santonastaso, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, è solo l’ultimo fotogramma di un film già visto: strade occupate abusivamente, spazi pubblici trasformati in proprietà privata, regole calpestate nella totale indifferenza delle istituzioni. A questo si aggiunge un escalation di violenza che lascia attoniti: un pugno sferrato davanti ai figli piccoli, al cospetto di vicini increduli.
La denuncia di Santonastaso che ha scelto di non rispondere con la stessa moneta non è soltanto il racconto di un’aggressione, ma il riflesso di un problema più ampio: la convivenza civile che a Caserta sembra sempre più un miraggio. Perché quando la sopraffazione sostituisce il rispetto delle regole, il degrado non è solo urbanistico, ma sociale.
Ed è inutile stupirsi poi se la città appare ostaggio di tavolini abusivi e parcheggi selvaggi: sono i sintomi di una malattia più profonda, dove le regole esistono solo per chi ha la sfortuna di rispettarle.
Il caso Santonastaso, al di là dell’appartenenza politica, è dunque il campanello d’allarme di un malcostume radicato. Non è solo questione di decoro o viabilità, ma di cultura della legalità. Una cultura che, evidentemente, a Caserta trova ancora troppi tavolini occupati e troppi pugni facili. Siamo curiosi di avere una dichiarazione del Presidente provinciale di Confesercenti Salvatore Petrella o del Direttore Provinciale di Confesercenti Gennaro Ricciardi sulla questione, restando a disposizione del commerciante se vorrà esporre la sua versione
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