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La mutazione della camorra in provincia di Caserta

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La Camorra in provincia di Caserta ha avuto e continua ad avere un impatto profondo sul tessuto sociale, politico ed economico del territorio. Il fenomeno ha radici storiche ben consolidate, ma nel tempo ha assunto forme nuove, con infiltrazioni sempre più sofisticate nell’economia legale e nei circuiti istituzionali.


Passato: Le Radici della Camorra Casertana

Clan di riferimento

Nel passato recente, la provincia di Caserta è stata dominata da clan potenti e strutturati, tra cui:

  • Clan dei Casalesi, con base a Casal di Principe, uno dei più noti e pericolosi gruppi camorristici italiani. Fu reso celebre (e temuto) anche dal libro-inchiesta Gomorra di Roberto Saviano.

  • Altri clan storici sono quelli degli Schiavone, Bidognetti, Iovine, e Zagaria – spesso parte del cartello dei Casalesi.

Attività principali

  • Traffico di droga e armi

  • Estorsioni e usura

  • Controllo degli appalti pubblici

  • Smaltimento illecito di rifiuti (notoriamente nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”)


Le Infiltrazioni nell’Economia Locale

Negli ultimi due decenni, la Camorra ha progressivamente spostato il proprio focus dalla violenza aperta a forme più insidiose di controllo economico:

Settori infiltrati

  1. Edilizia – tramite imprese di comodo che si aggiudicano appalti.

  2. Agricoltura – controllo delle filiere locali, sfruttamento del lavoro nero.

  3. Ristorazione e commercio al dettaglio – usati per il riciclaggio del denaro.

  4. Sanità privata e assistenza – in particolare tramite cooperative.

  5. Settore immobiliare e turistico – acquisto di terreni e strutture per ripulire capitali illeciti.

Tecniche usate

  • Prestiti a usura per acquisire imprese in difficoltà.

  • Imprese intestate a prestanome.

  • Infiltrazioni in consorzi pubblici e bandi comunali.

  • Cooptazione di professionisti e politici locali (avvocati, commercialisti, amministratori).


Futuro: Tendenze e Prospettive

1. Camorra imprenditoriale

L’organizzazione tende sempre più a mimetizzarsi nell’economia legale, limitando gli scontri armati e cercando “rispettabilità”. Questo rende più difficile individuarla e combatterla.

2. Internazionalizzazione

I clan casertani si stanno internazionalizzando, con attività in Spagna, Romania, Germania e Paesi Bassi, specie nel traffico di droga e nel riciclaggio.

3. Nuove leve e frammentazione

Dopo gli arresti storici dei capi clan (Zagaria, Iovine, ecc.), si assiste alla frammentazione del potere e alla nascita di nuove bande meno organizzate ma spesso più violente.

4. Risposta istituzionale

  • Maggiore attenzione da parte della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

  • Progetti di riutilizzo sociale dei beni confiscati.

  • Maggiore coinvolgimento della società civile e delle scuole.


Conclusione

La Camorra in provincia di Caserta ha mutato pelle, passando da una fase militarizzata a una più subdola e “manageriale”. Le infiltrazioni nell’economia locale sono oggi il principale mezzo di potere e di controllo sociale. La lotta alla criminalità organizzata deve quindi combinare repressione penale, prevenzione economica e educazione civica.

  
     
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