C’è una petizione on-line di un gruppo di residenti della Borgata di Tuoro, che ha deciso di contestare formalmente il progetto dell’amministrazione Marino per la realizzare di un parcheggio interrato in Piazza Don Nicola Suppa. Un parcheggio ( e basterebbe fare un giro a Tuoro il sabato sera che dovrebbe essere momento di massima confluenza e movimento pedonale per capirlo) , inutile, vista l’inesistenza di locali o di uffici o la presenza di ampi tratti di strada idonea alla sosta. L’appalto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato aggiudicato ad una delle nuove ditte dell’imprenditore di Casal di Principe Ubaldo Caprio.
A dicembre scorso, ricorderanno i nostri affezionati lettori, che si presentarono in Piazza Suppa gli operai, che la circondarono di reti da cantiere, siamo arrivati ad aprile e i lavori per la gioia dei residenti non sono ancora iniziati e, le barriere rimosse da ignoti che come è di solare evidenza, unico sfogo per i suoi residenti che dispongono di quella piazza.
Il progetto imposto, si sposa non proprio bene con le parole proferite da Carlo Marino al consiglio comunale di martedì il sindaco e difensore del verde pubblico.
Difatti gli operai hanno sul menù di Castropignano oltre alla realizzazione di 123 posti auto anche l’abbattimento di 10 alberi presenti in piazza con la delibera di giunta numero 195 del 2018 si legge nella petizione dei residenti il comune di Caserta ha autorizzato la costruzione di un parcheggio interrato di 123 posti in piazza. Il progetto prevede inoltre l’abbattimento di 10 alberi presenti nella piazza. Il quartiere ha assolutamente bisogno di un parcheggio interrato ma avrebbe bisogno di interventi per migliorare la qualità e la quantità di servizi pubblici come cittadini e le cittadine di Caserta, chiediamo il ritiro immediato di questo ennesimo progetto di cementificazione.
Questa è la posizione dei tuoresi che molto probabilmente afferma Ciro Guerriero -candidato Sindaco – sì sarebbero dovuti far coinvolgere a nostro avviso, nella fase di progettazione per capire quali fossero le reali necessità della Borgata.
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