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La piscina Dennerlein di Corso Giannone da marzo è off-limits

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CASERTA – La chiusura per sfratto della «Dennerlein» ha fatto allarmare e non poco, il mancato candidato Sindaco Guerriero il quale raggiunto al telefono ha divìchiarato: La storia si ripete. Sussiste un’elevato rischio che l’impianto si deteriori per assenza di manutenzione e la chiusura della struttura. Chiederò interrogazione in merito dai banchi dell’opposizione’. Per chi non conoscesse questa triste vicenda, riassumiamo che dopo anni di diatribe ed una sorta di agevolazione concessa dall’amministrazione comunale, l’associazione «Club A.s.d..- Assonuoto» che gestisce la piscina «Fritz Dennerlein» di corso Giannone a Caserta – con concessione revocata dal 2016 – dovrà ‘svuotare’ l’impianto entro il 28 febbraio prossimo, visto e appurato che è quasi del tutto inadempiente il club nei confronti del Comune di Caserta, con il quale è ancora in essere un piano di rientro di arretrati non del tutto onorati. Ad oggi, la morosità dell’associazione ammonterebbe a circa duecentomila euro, a fronte degli iniziali novantamila, ma l’«A.s.d.-Assonuoto» nel frattempo aveva già chiesto un risarcimento per i danni subìti che è al vaglio di un altro giudice. Il debito rimodulato tra l’associazione ed il Comune per cui c’è altro procedimento – non è mai sfociato in nulla di concreto, sia per una polizza fideiussoria non riconosciuta dall’ente che per alcuni ritardi nella firma della stipula. L’associazione sostiene che nel frattempo sono stati eseguiti anche dei lavori per seicentomila euro. La gestione della piscina, affidata a privati da oramai 24 anni, ha visto anche la fusione di due diverse compagini rimaste comunque affiliate alla federazione ognuna per proprio conto.

Pertanto il Tar Campania ha deliberato nel frattempo, sulla base della difesa del club rappresentata dall’avvocato Renato Labriola, aveva già dato un ulteriore anno di «respiro» al gestore del complesso sportivo, il quale ora potrà eventualmente appellarsi al Consiglio di Stato (già pronunciatosi negativamente in precedenza). Il Tar, con l’ultima decisione, ha anche condannato alle spese legali l’associazione «A.s.d. Assonuoto» presieduta da Ida Rossi, il cui direttore tecnico è Nicola De Luca.
Il Comune di Caserta invece, da subito, ha intimato al club di lasciare gli impianti entro il 4 marzo ma ad oggi nessuna risposta è pervenuta agli uffici comunali salvo l’avviso ai soci reso noto dal consigliere Del Rosso. In ogni caso, è attesa per oggi da Palazzo Castropignano una nota di approfondimento sulla vicenda, come anticipato dall’assessore Annamaria Sadutto. Una volta liberati i locali da parte dell’Asd-Assonuoto, l’amministrazione potrà provvedere ad attivare eventuali nuove procedure o bandi per la conduzione dell’impianto di corso Giannone.

  
     
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