CASERTA –Quella andata in scena questa mattina a Caserta non è stata una manifestazione per la Palestina, ma l’ennesima prova di forza delle frange rosse che, dietro slogan di solidarietà internazionale, coltivano e alimentano odio politico. A denunciarlo è la consigliera regionale della Lega, Antonella Piccerillo, che parla senza mezzi termini: “Dietro la facciata della solidarietà alla Palestina si nasconde la vera finalità: alimentare odio verso chi non condivide le idee della sinistra”.
La misura si è colmata quando alcuni giovani, fomentati dal clima della piazza, si sono arrampicati per strappare un manifesto elettorale della consigliera. Un gesto che Piccerillo non considera affatto casuale: “Un atto mirato e simbolico, con l’intento deliberato di attaccare le istituzioni. Non una bravata, ma un’azione premeditata che rappresenta un attacco al sistema democratico stesso”.
Secondo l’esponente leghista, i veri responsabili sono gli organizzatori: “Hanno strumentalizzato i ragazzi, usandoli come carne da slogan. È gravissimo spingerli, a suon di megafono, a compiere azioni violente e non educative. È questo il modello che la sinistra vuole trasmettere? Intolleranza, odio e disprezzo per la democrazia?”.
Parole nette, che però lasciano uno spiraglio al confronto. Piccerillo ha infatti rilanciato: “Io sono pronta a incontrare questi giovani, ovunque e in qualsiasi momento, per parlare di quanto sta accadendo sullo scenario internazionale. I ragazzi sono il nostro futuro, vanno educati e protetti, non manipolati dalle solite zecche rosse che sanno solo alimentare rabbia e divisioni”.
La consigliera non usa giri di parole: dietro la retorica dei cortei “pro-Palestina” c’è un’unica regia – quella di un certo attivismo ideologico che non accetta il pluralismo e che trasforma le piazze in palcoscenici di odio politico.
Lascia un commento