Caserta – “Della difficoltà finanziarie delle imprese, in questi particolare momento di emergenza pandemica, potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre più orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale”
Il movimento CasertaKestè, con il suo leader Ciro Guerriero candidato Sindaco, lancia un nuovo allarme nell’ultima diretta live trasmessa sul noto social : “I sodalizi mafiosi potrebbero utilizzare le ingenti risorse liquide illecitamente acquisite per “aiutare” privati e aziende in difficoltà al fine di rilevare o asservire le imprese in crisi finanziaria. Tale strategia mafiosa si rivelerebbe utile anche per il riciclaggio e per l’infiltrazione nei pubblici appalti”.
I mafiosi puntano ai soldi del Pnrr: “Le organizzazioni criminali più strutturate saranno fortemente attratte dalle opportunità collegate alla diffusa situazione congiunturale post pandemica, non solo per conquistare posizioni di dominio nei mercati reinvestendo i capitali di provenienza illecita ma anche per ottenere illecitamente finanziamenti a tasso agevolato e contributi a fondo perduto”. Questo il monito del leader di Ckè, che avverte: “Tali forme di criminalità siano flessibili e ispirate a modelli imprenditoriali capaci di integrarsi con l’economia legale e di anticiparne l’evoluzione e le opportunità anche agendo nella produzione di beni e servizi nei settori legali dell’economia, operando sui mercati internazionali e sfruttando le disomogeneità legislative dei diversi Paesi”.
Nei mesi scorsi, il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, aveva rilevato che “la modernizzazione delle mafie si completa nel reinvestire capitali in soggetti economici deboli; in quei soggetti che non trovano più un accesso al credito bancario per la crisi. “Le mafie non hanno bisogno di firmare atti, non hanno bisogno di documenti; al contrario occultano comportamenti illeciti con lo schermo di soggetti solo apparentemente sani, entrano così nel mercato dell’economia legale. Questo è veramente preoccupante. A tutto questo si risponde con le segnalazioni dal territorio, dalle stesse associazioni di categoria, con la segnalazione delle transazioni sospette”.
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