L’Enoteca Il Torchio di Mezzano, storico punto di riferimento per gli appassionati del buon bere in provincia di Caserta, apre una nuova sala e amplia ufficialmente i suoi spazi. Un’evoluzione naturale per un’attività che negli anni ha visto crescere clienti, etichette e iniziative, fino a rendere insufficiente l’area espositiva originaria.
Il nuovo ambiente — inaugurato alla presenza degli amici di sempre — è stato pensato da Oreste, Mauro e Francesca Giannini come luogo d’incontro e di esperienza. Qui si potranno vivere momenti dedicati alla degustazione, accompagnati da selezioni pregiate di formaggi e salumi, anche artigianali, scelti con cura per qualità e autenticità. Una proposta gastronomica che arricchisce l’identità dell’enoteca, confermandola come spazio di cultura del vino e di convivialità.
Cuore pulsante della nuova sala restano le grandi passioni della casa: i vini della Campania, una ricca selezione di Champagne e, custodite in due vetrine dedicate, le bottiglie più prestigiose, comprese magnum e doppie magnum. “Quando vanno via è sempre una piccola pena”, confida Mauro, raccontando con affetto il valore simbolico delle etichette più importanti.
La storia de Il Torchio affonda le radici in quarant’anni di lavoro. Fu papà Tommaso, ad aprire l’attività orientata inizialmente alla distribuzione all’ingrosso di birre, di cui divenne esclusivista per marchi di primo piano. Sedici anni fa il testimone è passato ai figli, allora poco più che ventenni, che con garbo e passione hanno portato avanti il progetto paterno, ampliandolo verso il mondo del vino.
Oggi l’enoteca vanta oltre 2.500 etichette di vino (e 160 di birra), numeri che la collocano tra le realtà più importanti del casertano è tra le più apprezzate per ampiezza dell’offerta e serietà professionale.
“In più di vent’anni dedicati al vino siamo cresciuti costantemente”, racconta Mauro. Una crescita condotta in un luogo apparentemente defilato, ma in realtà strategico: Mezzano. Tra i clienti figurano infatti ristoranti, bar e hotel della provincia. La società è sempre disponibile a dare un contributo per gli eventi in città, lo sarà anche per l’imminente NOTTE BIANCA del 7 dicembre .
Mauro ricorda anche l’evoluzione del gusto: «Negli anni Ottanta la richiesta era dominata da Verdicchio, Greco di Tufo, Pinot Grigio e Prosecco. Poi la consapevolezza è cambiata e si è aperta la domanda dei vini campani meno scontati, fino all’esplosione recente che ha visto nascere tante piccole aziende guidate da professionisti tornati alla campagna, avvocati compresi».
Con la nuova sala, Il Torchio conferma la sua missione: custodire, valorizzare e raccontare il mondo del vino, offrendo al pubblico un luogo dove scoprire eccellenze e condividere esperienze.
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