Caserta -L’ enfant prodige della politica, Enrico Letta che poco più che trentenne è stato ministro per le politiche comunitarie, poi ministro dell’Industria, del Commercio con l’Estero e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Prodi è arrivato a Caserta. Subito si è posizionato nelle vicinanze della toilette, (vedi foto copertina) la cagarella si è impossessata di lui, tant’è che in Italia e all’estero mette in guardia contro il rischio dell’avvento dell’estrema destra. La stessa si è impossessata anche del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che a Enrico Letta, a quattr’occhi, esterna il timore che un’Italia a trazione sovranista possa scivolare verso l’asse Ungheria-Polonia, i cui rapporti con Berlino in questa fase sono assai faticosi.
“Resistete”, è l’incoraggiamento di Scholz, interessato al tema, dato che il Pd con la Spd è il più grande partito socialista rappresentato a Strasburgo, dopo il Psoe spagnolo. Nel colloquio si parla anche di Ucraina, con le fibrillazioni della base Spd sulle forniture di carri armati a Kiev. “Auguro a Letta ogni successo. Insieme continueremo a lavorare a soluzioni europee, per aiutare la gente in questi tempi difficili”, twitta in serata il cancelliere.
Dopo Scholz, è il turno della conferenza stampa davanti ai giornali italiani e tedeschi con il presidente della Spd. Con le elezioni in Italia, scandisce Klingbeil, “c’è molto in gioco”. Non solo la politica dello Stivale, ma anche “il corso dell’Europa”. Per il leader dei socialdemocratici è “importante” che vinca il “nostro partito gemello”, perché “i postfascisti di Meloni porterebbero l’Italia sulla strada sbagliata”. Dalle parole di Klingbeil si capisce come venga inquadrata la leader di FdI a Berlino: “Meloni getta fango sulla Germania, Letta invece è per la cooperazione con la Germania, ha un altro stile ed è per la collaborazione. Sarebbe un grande vantaggio per l’Italia avere un premier come lui”. Da presidente della Spd, aggiunge, “la preoccupazione per l’Italia c’è ma per esperienza personale vi posso dire che negli ultimi giorni della campagna elettorale possono succedere tante cose. Si vince all’ultimo miglio”. Allude proprio a Scholz, artefice di una rimonta nell’ultima settimana di campagna elettorale, era il settembre 2021, quando riuscì a recuperare alla Cdu 6 punti, fino al sorpasso, soffiando la cancelleria all’erede di Merkel, Armin Laschet.
Al bar di Via Mazzini abbandonati i toni pacati da professore universitario, si presenta con il piglio di chi vuole vincere le elezioni di settembre, in cui la principale sfidante è Giorgia Meloni.
Vorrebbe diventare di nuovo premier….Enrico stai sereno!
Lascia un commento