Gli scienziati hanno scoperto ad esempio che tra le persone over 65 che si dedicano agli acquisti almeno sei giorni su sette il tasso di mortalità è inferiore del 28 per cento rispetto a chi preferisce risparmiare. Questo perché uscire e girare fra i negozi permette di fare costante esercizio fisico e aumenta il buonumore. Ma i vantaggi di dedicare del tempo a se stessi, acquistando gli oggetti desiderati, non finiscono qui. A patto, naturalmente, di non esagerarecompromettendo la propria stabilità economica. Anche perché, spiegano i ricercatori, non è necessario spendere molto. Per godere degli effetti positivi dello shopping è sufficiente togliersi qualche piccolo sfizio più volte alla settimana, utilizzando un budget ridotto. Ecco allora perché comprare può fare bene:
Lo shopping riduce l’ansia
L’effetto calmante sull’ansia è immediato. A dimostrarlo è stato anche Rik Pieters, docente di marketing all’università di Tilburg, in Olanda. Acquistare ciò che ci piace rappresenta, secondo l’esperto, una “forma di divertimento che in qualche caso può combattere la solitudine e il malessere esistenziale”. Questa sensazione di benessere produrrebbe un’azione ansiolitica naturale. Anche se questo non sempre è vero. Come dimostrano i sondaggi che, tutti gli anni, evidenziano come gli acquisti pre natalizi rappresentino un motivo di ansia per otto consumatori su dieci.
Combatte lo stress
Gli effetti dello shopping sarebbero positivi anche sullo stress. A rivelarlo è ancora una volta la ricerca scientifica condotta dall’università olandese di Tilburg. Questo perché, spiega l’esperto Pieters: “si tratta di un’attività piacevole, che migliora il tono dell’umore e permette di staccare per qualche ora dai problemi personali e lavorativi”. È un po’ come andare in palestra: entrano in circolo endorfine, ovvero gli ormoni del benessere, che tengono sotto controllo le tensioni.

Consumatori felici

La scienza ha provato che lo shopping ha anche un impatto positivo immediato sulla felicità. A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’università del Michigan, negli Stati Uniti. Lo studio, basato su tre serie di esperimenti diversi a cui è stato sottoposto un gruppo di persone costituito prevalentemente da donne, ha evidenziato che, lungi dall’essere esclusivamente qualcosa di superficiale e vuoto, la cosiddetta shopping-terapia risulta davvero efficace nel minimizzare gli effetti della tristezza e dalla malinconia. Coloro che facevano acquisti, secondo i dati raccolti, erano infatti tre volte più felici di coloro che davano semplicemente un’occhiata alle vetrine e dichiaravano di sperimentare una maggiore capacità di controllo della propria vita.
Migliora l’autostima
I ricercatori hanno provato anche un altro beneficio degli acquisti: un aumento quasi immediato dell’autostima. Teoria confermata anche da un’indagine condotta su un campione di mille persone dal portale di commercio online Zalando. È emerso che l’otto per cento degli italiani si dedica allo shopping quando si sente gù di morale, perché l’acquisto determina immediati benefici dal punto di vista psicologico. Se sono effettuati in modo oculato, senza quindi compromettere la solidità economica della persona interessata.

Premia gli sforzi

Facendo shopping diventa più facile anche porsi degli obiettivi a prima vista difficili da raggiungere. Come, per esempio, seguire una dieta o imporsi stili di vita salutari. Acquistare qualcosa di bello in questo caso diventa un premio che ci si può concedere quando la tabella di marcia viene rispettata. Anche in questo caso però non bisogna esagerare. In caso contrario si richia di cadere nella trappola dello shopping compulsivo, come evidenzia Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano. Secondo l’esperto, all’origine del problema c’è infatti “un costante bisogno di gratificazione emotiva, riversata nell’acquisto spasmodico”.                                   Offre piccole consolazioni…
Lo shopping può aiutare a consolarsi e quindi a vedere le cose in modo positivo quando tutto sembra non andare per il verso giusto. E questo vale sia per i piccoli disguidi quotidiani sia per le faccende più serie, per esempio quando nasce qualche intoppo in una relazione. A questa conclusione è giunto un gruppo di psicologi americani dell’università dell’Alabama, che ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Journal of consumer psychology. È emerso che concedersi qualche piccolo lusso aiuta a guadagnare più sicurezza in se stessi e quindi a consolarsi se qualcosa non va bene.
… e occasioni di incontro
Fare acquisti può essere un valido aiuto contro la solitudine, come hanno spiegato i ricercatori asiatici. E quindi può facilitare nuove occasioni di condivisione. Lo shopping è infatti la scusa ideale per incontrare un’amica e vivere con lei qualche ora di piacere e svago.
Combatte la pigrizia
Lo shopping è anche un nemico naturale della pigrizia e della sedentarietà, secondo gli autori di una ricerca scientifica pubblicata sul “Journal of epidemiology and community health”. Questo perché impone ai consumatori di uscire di casa, di camminare, di incontrare altre persone e di interagire con il prossimo. Si tratta, insomma, di una vera e propria attività ricreativa, che permette di restare in forma senza indossare tuta e scarpe da jogging.                                                   Fa bruciare calorie
L’immediata conseguenza di questo aspetto è la possibilità di tenere sotto controllo i chili di troppo. Secondo la ricerca scientifica, passeggiare per tre orefra una vetrina e l’altra (quindi senza forzare particolarmente) permette di bruciare 350 calorie, che possono diventare 500 se si decide di evitare ascensori e scale mobili. Questo significa che ogni consumatore può consumare, in media, fra le 1.400 (una uscita a settimana di 3 ore) e le 4mila calorie al mese, queste ultime se si fa shopping almeno 3 volte a settimana per 3 ore. Secondo un sondaggio condotto in Gran Bretagna dal quotidiano Daily Mail, le donne possono arrivare a dire addio addirittura a 15mila calorie in 30 giorni.
L’altra faccia della medaglia: lo shopping compulsivo
Fin qui i benefici. Ma bisogna anche stare attenti a non perdere il controllo delle proprie finanze. Alcuni segnali possono mettere in guardia contro la compulsione: considerare ogni acquisto come assolutamente necessario, provare invidia per le compere altrui, considerare gli acquisti l’unico svago possibile, pensare costantemente a comprare, sforare sempre il budget fissato.