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Maria Suciu: contrastare la povertà educativa per costruire il futuro dei giovani

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Con l’aumento della povertà materiale cresce, silenziosa e pericolosa, anche un’altra forma di povertà: quella educativa.
Un fenomeno meno visibile ma profondamente radicato, che priva bambini e adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare e sviluppare liberamente capacità, talenti e aspirazioni.

È da questa consapevolezza che nasce “Europa Più”, il progetto promosso dalla dott.ssa Maria Suciu in collaborazione con la Regione Campania, dedicato alla prevenzione e al contrasto della povertà educativa, oggi considerata una delle emergenze sociali più urgenti nel Mezzogiorno.

Cos’è la povertà educativa

Il termine “povertà educativa”, introdotto in Italia da Save the Children, descrive la condizione di quei minori che non hanno accesso a opportunità di crescita culturale, formativa, sportiva e relazionale.
Una carenza che non riguarda solo la scuola, ma anche il gioco, lo sport, la socialità e la partecipazione culturale — in breve, tutto ciò che contribuisce a formare la personalità e la libertà di un individuo.

Le conseguenze, spiega la dott.ssa Suciu, “non si limitano al presente: un bambino privato di stimoli e strumenti di crescita sarà un adulto meno attrezzato, con minori possibilità di lavoro, di mobilità sociale e di piena realizzazione personale”.

I numeri parlano chiaro: in Italia un minore su sette abbandona prematuramente gli studi, quasi la metà non legge mai un libro, e uno su quattro non pratica alcuna attività sportiva.
Il 43,6% dei ragazzi sogna di andare all’università, ma non è certo di poterselo permettere.
Tra le famiglie con figli, quasi la metà non può sostenere i costi di una vacanza, di un’attività extrascolastica o di una semplice gita didattica.

A risentirne non sono solo le carenze materiali, ma anche la dimensione emotiva e sociale dei giovani, specie nelle periferie urbane e rurali, dove la povertà educativa diventa spesso un’eredità che si tramanda di generazione in generazione.

L’obiettivo del progetto “Europa Più”

Il progetto guidato dalla dott.ssa Suciu mira a interrompere questa spirale di disuguaglianza, promuovendo azioni concrete sul territorio:

sostegno alle famiglie più fragili;
rafforzamento dei servizi educativi e sportivi
creazione di reti sociali e culturali di prossimità;

valorizzazione delle competenze individuali attraverso percorsi formativi innovativi.

“Non si può parlare di futuro se non si garantisce ai bambini di oggi la possibilità di crescere liberi e consapevoli — afferma la dott.ssa Maria Suciu —.
La povertà educativa non è solo una questione scolastica, ma un problema di giustizia sociale e di uguaglianza, come ricorda anche l’articolo 3 della nostra Costituzione”.

Verso un modello europeo di inclusione

Il progetto “Europa Più” si ispira ai principi del pilastro europeo dei diritti sociali, che promuove pari opportunità e accesso all’istruzione di qualità per tutti.
L’obiettivo è creare un modello campano di intervento che possa diventare esempio a livello nazionale ed europeo, basato su collaborazione, innovazione e partecipazione comunitaria.

Con “Europa Più”, la Regione Campania e la dott.ssa Suciu intendono lanciare un messaggio chiaro: la battaglia contro la povertà educativa è una battaglia per la dignità, la libertà e il futuro delle nuove generazioni.

  
     
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