Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

Ultimi articoli

NATALE 2025 A CASERTA: LUCI, LUMI E… LAMENTI!

Avatar Redazione
Home > Cronaca > NATALE 2025 A CASERTA: LUCI, LUMI E… LAMENTI!


IL CENTRO SI SPEGNE, I COMMERCIANTI SI ACCENDONO (DI RASSEGNZIONE)

A Caserta sta arrivando il Natale, ma a far brillare il centro storico non sarà certo l’amministrazione comunale sciolta per camorra e ne tantomeno i commissari: ci pensa di nuovo  l’associazione dei commercianti, che mette mano al portafogli per evitare l’effetto “Natale sovietico”. Un copione che si ripete da anni e che, ca detta di  Lucio Sindaco (presidente Confcommercio Caserta, nomen omen), rivela molto più della guerra delle luminarie: racconta la stanchezza terminale di un centro storico che perde colpi, negozi e speranze più della periferia

DOVE SARANNO LE LUCI?
Sempre a Corso Trieste, in Piazza Dante con il solito albero della Camera di Commercio, con accensione nel weekend dell’Immacolata.
Replica perfetta delle edizioni passate, quasi una tradizione liturgica.

Ma la notizia è che i commercianti delle traverse si autogestiscono come bande partigiane:
– via Mazzini: “facciamo noi”
– via Ferrante: “facciamo noi pure”
– via San Carlo: “abbiamo il comitato”

Sindaco lo dice chiaro: «Finanziamo solo corso Trieste. E attenzione: finanziamo noi come associazione, non i commercianti. Non partecipano più. Preferiamo pagarle piuttosto che vedere la città completamente al buio».
Il sottotesto? I commercianti mollano perché Caserta li ha mollati prima.

IL RACCONTO DI UN CENTRO CHE SI STA SPEGNENDO
Il presidente fa un quadro che manco un referto clinico: pandemia, chiusure, attività che spariscono, entusiasmo sotto zero. «Ogni anno vedo meno negozi e meno vitalità. Non è sfiducia in Confcommercio, è sfiducia nella città. Caserta si sta spegnendo».

Quest’anno si aggiunge la ciliegina: Comune commissariato, priorità altrove. «Stanno cercando di evitare il dissesto. Le luminarie non sono in agenda».
Tradotto: se volete il Natale, arrangiatevi.

CASERTA, LA CITTÀ DOVE LE VETRINE CHIUDONO E I BAR SOPRAVVIVONO
Il risultato? Una città che resterà buia in gran parte. E non è solo un problema estetico: è la spia di una desertificazione commerciale che ricorda gli allarmi del presidente nazionale Sangalli.
«Caserta sta diventando un dormitorio» dice Sindaco. «Resistono solo i pubblici esercizi. E senza negozi non c’è vita sociale».

Le cause sono note:
– centri commerciali e outlet che risucchiano clienti
– acquisti online in crescita costante
– parcheggi pochi e maledetti
– viabilità da “ingorgo perenne” anche quando non c’è nessuno

Insomma: Caserta è poco attrattiva persino per chi ci vive.

SERVONO INVESTIMENTI VERI, NON LUMINARIE DI EMERGENZA
Sindaco prova a guardare oltre la crisi: servono fondi, rigenerazione urbana, interventi strutturali, politiche nazionali, bandi da vincere. Tutto, tranne continuare così.
Perché – e qui il presidente si fa quasi poetico – le luci di Natale non illuminano la città, illuminano la sua resistenza.

«Ogni anno evitiamo che Caserta resti al buio a dicembre» conclude.
«Il problema vero è evitare che resti al buio tutto l’anno».chiosa l’aspirante Sindaco Guerriero

   
Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie